Estorsione ad artigiano, vittima: “Non ho paura”

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Vibo Valentia - "Non ho paura” dice Giovanni Cugliari in merito a quanto avvenuto ai suoi danni sabato pomeriggio a Favelloni di Cessaniti. L'attuale presidente della sezione di Vibo Valentia della Confederazione nazionale artigiani e titolare di una ditta di falegnameria di Maierato è stato aggredito mentre era impegnato in un lavoro nel comune di Cessaniti insieme al fratello.Oggi, incontrando i giornalisti, Cugliari ha usato parole forti nel denunciare quanto avvenuto ai suoi danni ed a quelli del fratello parlando di "modalità mafiose messe in atto dai due giovani arrestati dai carabinieri e di una piazza, teatro del gravissimo episodio, completamente vuota per circa un'ora e mezza, con persone che assistevano da lontano senza intervenire o venivano allontanate dagli aggressori. Volevano far passare il principio che in questo paese se si vuole lavorare si deve pagare la mazzetta. Con me gli è andata male". La Cna, adesso, non solo si costituirà, per statuto, parte civile nel processo, ma chiederà anche al Comune di Cessaniti, rappresentato in conferenza stampa dal sindaco Francesco Mazzeo, di fare la stessa cosa.

"Tale atto intimidatorio è l'ulteriore conferma - hanno sostenuto Franco Gioghà e Rosario Contartese, ex presidente e attuale vice presidente della Cna vibonese - di quanto difficile sia svolgere in questo nostro martoriato territorio attività di impresa. E' la dimostrazione di come l'economia calabrese sia stritolata dalla criminalità con conseguenti pesanti ricadute sulla comunità tutta. Questi atti, sia chiaro, non indeboliscono l'azione di questa Organizzazione, non la imbavagliano, non la piegano, ma offrono ulteriori stimoli a continuare a lottare in tutte le sedi e a tutti i livelli affinché questo territorio si liberi di quella cultura dell'illegalità che ne frena un concreto sviluppo economico/sociale".

Rosa (Cna), saremo parte civile

"Giovanni Cugliari, presidente della CNA di Vibo Valentia, e suo fratello, rappresentano l'esempio di imprenditoria sana nella nostra regione. In Calabria esiste un tessuto produttivo di gente onesta che paga, purtroppo a caro prezzo, la sua opposizione alla criminalità. La CNA Calabria è vicina a Giovanni e a suo fratello, brutalmente aggrediti a Cessaniti. Le parole espresse da Giovanni ("Io non ho paura") ci consegnano la responsabilità di fare fronte comune (istituzioni, forze dell'ordine, impresa, forze sociali e cittadini) contro la criminalità. Ci costituiremo parte civile nel processo al fianco dei fratelli Cugliari". É quanto afferma Francesco Rosa, coordinatore regionale della CNA, Confederazione nazionale dell'artigianato e delle piccole e medie imprese. "Mi associo - continua Francesco Rosa - al messaggio di solidarietà espresso dai vertici nazionali della CNA. Parlo a nome di tutti i nostri iscritti. Oltre alla crisi congiunturale che ha destabilizzato il nostro tessuto economico, gli imprenditori calabresi sono costretti a fare i conti quotidianamente con vessazioni di questo tipo. Giovanni Cugliari e suo fratello non possono essere lasciati soli. Due dei tre aggressori sono stati prontamente tratti in arresto dalle forze dell'ordine, a testimonianza che lo Stato è presente. Ma non basta. Serve un cambio di marcia e una presa di posizione ancora più netta da parte della politica. Gli imprenditori fanno parte di una categoria particolarmente esposta ad atti criminali, intimidazioni e tentativi di estorsione".

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