Operazione "Lavoro sicuro", estorsioni e sequestro di persona in azienda: sei arresti nel cosentino - VIDEO

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Corigliano Calabro (Cosenza) - Sei cittadini albanesi sono stati arrestati, a Rocca Imperiale, dai carabinieri per estorsioni, lesioni e sequestri di persona. Ad operare sono stati i militari della Compagnia di Corigliano Calabro, che hanno eseguito sei misure cautelari in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della procura. Le indagini sono state avviate su denuncia di alcuni dipendenti della ditta in cui lavoravano e dello stesso titolare, dopo l'ennesima violenza subita da parte degli indagati. Attraverso varie registrazioni degli impianti di videosorveglianza, si è potuto appurare come gli indagati, tra di loro anche parenti, abusando della loro superiorità numerica all'interno dell'azienda, hanno tentato, spesso riuscendovi, di imporre diverse scelte imprenditoriali ed in particolare l'assunzione di manodopera a loro gradita da impiegare nell'attività ortofrutticola, ricorrendo a minacce, percosse e vere e proprie estorsioni.

I sei ricorrevano alla violenza fisica e psicologica nei confronti dei titolari della ditta e degli altri lavoratori, arrivando a pestaggi, aggressioni e anche al sequestro di un autotrasportatore per impedirgli di svolgere la propria attività lavorativa. Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, di estorsione, tentata e consumata, sequestro di persona e lesioni gravi. I dettagli dell'operazione sono stati resi noti nella conferenza stampa tenuta al comando della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro.

Le persone arrestate sono Kullolli Et'Hem, di 61 anni; i figli Artur, 33 anni e Demir 36 anni; i cugini Robert e Kelment Sulovari, di 42 e 33 anni, e Luan Qerreti 33 anni.

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Sostituto procuratore Primicerio"La denuncia è importantissima, invito a non avere paura"

"Tutto parte da una denuncia, risalente a qualche settimana fa, dalla quale abbiamo saputo di queste violenze ai danni del datore di lavoro" ha detto il sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Luca Primicerio, che ha partecipato alla conferenza stampa, tenutasi a Corigliano Calabro. I sei arrestati lavoravano in un'azienda ortofrutticola e vessavano il proprietario e i colleghi di lavoro. "La denuncia è importantissima - ha detto ancora il magistrato - e invito a non avere paura; oggi lo Stato prevede numerosi ed efficaci strumenti a protezione di chi denuncia".

"La perfetta sinergia tra carabinieri e procura ha portato, in meno di un mese, ad una ordinanza di sei misure cautelari in carcere, grazie anche al coraggio di chi ha deciso di ribellarsi all'ennesima violenza di questo gruppo" ha detto il capitano Cesare Calascibetta, che comanda la Compagnia dei Carabinieri di Corigliano Calabro. "L'episodio piu' grave è quello del sequestro di un autotrasportatore che è stato prelevato a forza dal camion - ha detto il capitano - ed è stato portato via dagli indagati".

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