Estorsioni, Grandinetti a Pulice: Se si presentano le altre famiglie, io cosa devo dire?

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Lamezia Terme - La volontà di mettersi in proprio di Gennaro Pulice trova riscontro intercettivo durante l’estorsione all’imprenditore e politico Francesco Grandinetti quando Pulice, insieme ad Antonio Chieffallo, si recarono presso un pub nella zona sud della città all’epoca, il 2003, gestito da Grandinetti. La conversazione tra i tre è stata captata dalle forze dell’ordine e inclusa nell’ordinanza a riprova della spinta autonomista di costituire gruppo a sé da parte di Pulice insieme a Bruno Gagliardi.

“Dopo l'omicidio di Torcasio Vincenzo cl. 84, […] mossi da una spinta di autonomia, - si legge nell’ordinanza - avanzano richieste estorsive rappresentando alle vittime la formazione di tale nuovo gruppo criminale "Pulice-Gagliardi " a cui si doveva pagare l 'estorsione”.

Quanto dichiarò il collaboratore Pietro Paolo Stranges, sulla volontà di “mettersi in proprio” di Pulice e Chieffallo, come viene specificato nell’ordinanza, trova riscontro proprio nell’attività intercettiva che ha poi portato all’arresto di Pulice e Chieffalo nella cosiddetta “Operazione Sant’Antonio”, per l’estorsione dai danni dell’imprenditore Grandinetti.

Di seguito la trascrizione dell’intercettazione captata nel 2003 presso il pub di proprietà, all’epoca, di Grandinetti:

Grandinetti Francesco: Già, se sanno che c'è una certa logica, non credo dovrebbero venire, nel caso vi faccio sapere, ecco l'importante che io debba sapere questo, voi me lo dovete dire proprio chiaro, chiaro, se si presentano, perché io non, se si presentano Torcasio, se si presentano della famiglia Giampà, se si presentano della famiglia Iannazzo, io cosa devo dire? Questo mi dovete dire. Poi stabiliamo che cosa dobbiamo fare.

Pulice Gennaro: Voi dovete dire... p.i con Gennaro Pulice e quindi con famiglia Pulice e famiglia Gagliardi.

Grandinetti Francesco: Quindi con la famiglia Pulice e con la famiglia Gagliardi che siete voi... quindi io ho a che fare con voi?


Pulice Gennaro: Si!”.

“La medesima conversazione – si specifica nell’ordinanza - intercettata emerge chiaramente l'ostilità di Pulice nei confronti della cosca Torcasio, alla quale Grandinetti prima pagava l'estorsione. Infatti, è lo stesso Pulice Gennaro che rappresenta al Grandinetti che la cosa più importante, anche quindi rispetto al pagamento dell'estorsione alloro gruppo criminale, è che, da quel momento in poi, non doveva arrivare più denaro alla cosca avversa dei Torcasio”.

Pulice Gennaro: Per noi la cosa essenziale innanzi tutto è che non arrivano più soldi a loro


Grandinetti Francesco: A loro chi però? mi dovete dire

Pulice Gennaro: Alla famiglia Torcasio!... omissis...”.

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