Fillea Cgil: morte nei cantieri non è mai una fatalità

Edilizia-pubblica-operai-lavoro.jpg

Reggio Calabria - La Fillea Cgil di Gioia Tauro, a cui Francesco Barca era iscritto fino all'ultimo lavoro svolto, si sente vicina al dramma che ha colpito la sua famiglia e tutti i lavoratori edili del territorio. "Perche' la morte di un lavoratore edile - si legge in una nota - segna la vita di ogni operaio edile. La morte nei cantieri edili non e' mai una tragica fatalita' , ma e' mancato rispetto delle regole e sfruttamento di chi ha bisogno di sopravvivere . Francesco Barca, operaio edile di Rizziconi, padre di cinque figli, figlio di un territorio devastato dalla disoccupazione, non ce l'ha fatta. Francesco aveva perso il lavoro regolare diversi anni fa e da allora era rimasto nel limbo del lavoro nero. Un lavoro che bisogna fare per sostenere la famiglia. Queste sono le storture prodotte dalla legge fornero e dal jobs Act, perche' chi perde il lavoro ad una certa eta' deve arrangiarsi con lavori occasionali e precari e soprattutto poco sicuri. La vita umana e la dignita' della persona sono valori che non hanno prezzo e che vengono prima di qualsiasi altra logica, per questo perdere la vita nel lavoro e' una tragedia umana ed una grande ingiustizia sociale. Per noi sindacato, l'impedire le morti sul lavoro ed il battersi per la salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e' il primo dei nostri compiti e per questo ,drammi come questi rappresentano prima di tutto una nostra sconfitta. La morte di Francesco Barca, chiama in causa non solo il sindacato e le sue responsabilita', ma anche anche tutti i soggetti che svolgono un ruolo sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro, che non possono dirsi soddisfatti perche' la perdita anche di una sola vita e' uno scandalo che ci deve indignare. Occorre che le istituzioni preposte e tutti i soggetti che hanno delle responsabilita' su questo tema - conclude la nota della Fillea Cgil - lavorino in sinergia per far rispettare le norme in materia, non sempre applicate nei luoghi di lavoro, e soprattutto per costruire una cultura nuova che veda nella sicurezza un investimento economico oltre che una scelta eticamente giusta, necessaria per il bene delle persone e di tutta la societa'".

© RIPRODUZIONE RISERVATA