Finti disabili assunti da società call center a Lamezia, Riesame: dissequestrati beni ad un indagato

palazzo-di-giustizia-Catanzaro-tribunale_2015.jpg

Lamezia Terme - Il Tribunale del Riesame ha disposto il dissequestro e la restituzione dei beni, mobili e immobili oltre alle quote societarie, riferibili a P.B., 39enne responsabile dell'ufficio risorse umane della Infocontact srl, coinvolta a giugno in una indagine della Guardia di Finanza relativa ad una truffa ai danni dell'Ue e dello Stato contro lavoratori disabili e svantaggiati. Il Riesame, accogliendo le tesi difensive degli avvocati Michele Cerminara e Francesco De Sensi, difensori di B., ha ordinato la restituzione dei beni oggetto del decreto di sequestro preventivo pronunciato dal Tribunale di Lamezia Terme solo per quanto riguarda l'uomo, confermando nel resto. Il sequestro ammontava a quasi 3 milioni di euro, somma corrispondente al profitto del presunto reato, che comunque rimane vincolata presso i conti correnti della società. Nell’inchiesta, che ha coinvolto la società operante nel settore dei call center e otto persone, secondo l’accusa la società coinvolta avrebbe sfruttato gli incentivi previsti per l'assunzione di persone svantaggiate attestando falsamente la disabilità di persone prive dei requisiti richiesti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA