Fratelli calabresi uccisi in Sardegna, ritrovati i corpi

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Cagliari - Sono stati ritrovati i corpi dei due fratelli di origine calabrese, Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, scomparsi da Dolianova, sud Sardegna, domenica 9 febbraio. Erano stati sepolti in un'area rurale del paese, non lontano dal centro abitato.

Due settimane fa erano stati arrestati con l’accusa di duplice omicidio gli unici due indagati, Joselito Marras, 57 anni e il figlio Michael di 27. Un cane ucciso, l'incendio di una Ape Piaggio, un pestaggio, una serie di screzi nel corso degli ultimi anni per un terreno confinante. Sono questi alcuni degli elementi che hanno portato gli inquirenti a puntare i riflettori su Joselito e Michael Marras, padre e figlio, indagati nell'inchiesta per duplice omicidio dopo la scomparsa da Dolianova dei fratelli calabresi Massimiliano e Davide Mirabello. I rapporti tra i quattro erano incrinati da tempo, nutrivano sospetti uno nei confronti dell'altro. Ai due fratelli, alcuni anni fa era, era stato ucciso un cane e la carcassa era stata lasciata davanti alla loro abitazione. Qualche tempo dopo qualcuno aveva bruciato loro una Ape Piaggio che usavano per lavoro.

La Procura di Cagliari fin dalla loro scomparsa ha da subito indagato per omicidio a seguito del ritrovamento dell’auto bruciata sulla quale viaggiavano i due fratelli. L’auto era stata rinvenuta non troppo distante dall'abitazione dei due fratelli, in aperta campagna.

Corpi trovati grazie a confessione arrestato

"Nella giornata di ieri ho rappresentato al pm titolare delle indagini la volontà di Joselito Marras di chiarire la dinamica che fatti che hanno portato alla morte dei due fratelli. Nella mattina di oggi, dal carcere, il mio assistito ha indicato nel dettaglio i luoghi dove potevano essere recuperati i due corpi ed è pertanto seguendo le sue indicazioni che i carabinieri li hanno potuti ritrovare". Così l'avvocata Maria Grazia Monni che difende Joselito Marras, arrestato insieme al figlio Michael per l'omicidio di Massimiliano e Davide Mirabello. "Marras nel corso del suo interrogatorio - precisa Monni - ha riferito di essere stato aggredito e di essere stato costretto a difendersi. Ha escluso ogni partecipazione del figlio a questo tragico fatto".

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