Furto di computer in istituto scolastico e traffico di sostanze stupefacenti, 5 arresti nel reggino

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Rosarno (Reggio Calabria) - In esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Palmi su conforme richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di furto aggravato in concorso, porto e detenzione di armi comuni da sparo, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope e sommersione di natante. Il quinto indagato, che risultava irreperibile, si è costituito questa mattina ai Carabinieri. Si tratta di Giovanni Grasso, 25 anni, ritenuto responsbaile di porto illegale di armi comuni da sparo in luogo pubblico e sommersione di natante. Secondo gli inquirenti, infatti, sarebbe statao proprio lui, insieme agli altri, ad affondare il gommone nelle acque antistanti San Ferdinando nel luglio del 2016. Il 25enne è stato trasferito nel carcere di Palmi. Gli altri arrestati sono Gerardo Furfaro, di 23 anni, indagato del reato di furto aggravato in concorso e traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, per il quale è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere; Michele Furfaro, di 52 anni, indagato del reato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti in concorso col figlio Gerardo, per il quale è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere; Michele Circosta, di 55 anni, indagato del reato di cessione di arma comune da sparo, per il quale è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere; Carmelo Gallucci, di anni 25, indagato del solo reato di furto aggravato in concorso, per il quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. 

Il provvedimento arriva dopo un'attività info-investigativa, avviata a partire dal mese di maggio 2016 dalla Stazione Carabinieri di Gioia Tauro, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, che ha consentito di far luce su alcuni episodi commessi nella Piana di Gioia Tauro tra maggio e luglio 2016. In particolare le indagini hanno preso avvio dalla denuncia di un furto di 22 notebook, per un valore complessivo di circa 10mila euro,  sottratti al plesso scolastico “Istituto Comprensivo Paolo VI – Campanella” di Gioia Tauro,  nella notte tra il 21 ed il 22 maggio 2016. Di qui l’inizio di un’attenta attività di analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza e dei dati acquisiti dallo sviluppo dei tabulati telefonici dei soggetti indiziati che ha consentito, in poco tempo, di individuare il veicolo con il quale i malfattori avevano commesso il furto e di giungere alla raccolta di gravi indizi colpevolezza a carico degli indagati.

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Le successive indagini hanno poi permesso di estendere l’attenzione investigativa su altri soggetti ritenuti vicini ai principali indiziati (Gerardo Furfaro e  Carmelo Gallucci), consentendo l’acquisizione numerose fonti di prova anche a carico di altri due soggetti,  Gerardo Furfaro e  Michele Furfaro, per i quali è stato accertato il loro pieno coinvolgimento nell’attività di produzione e coltivazione di una piantagione di sostanza stupefacente costituita da circa 3.888 piante di canapa indiana del tipo olandese nana, dell’altezza media di un metro in pieno stato vegetativo per un peso complessivo di circa 300 chilogrammi, coltivata in un terreno in contrada Carmine di Rosarno, per la quale, il 8 luglio 2016, era stato arrestato, in flagranza di reato, Giuseppe Furfaro, fratello di Michele. Inoltre, l’attività d’indagine ha poi condotto gli inquirenti a far luce su altri episodi di reato, tra cui quello della cessione di un’arma comune da sparo, nello specifico una pistola cal. 9 luger, da parte di Circosta, odierno indagato, nonché a ricostruire una vicenda, sino ad allora rimasta irrisolta, relativa all’affondamento di un natante, avvenuto il 1 luglio 2016 nel tratto di mare antistante la spiaggia del Comune di S. Ferdinando, ad opera di Giovanni Grasso ed altri soggetti non ancora identificati, mediante l’esplosione di diversi colpi d’arma da fuoco.

In quell’occasione Grasso, assieme ad altri 4 giovani, dopo essersi ubriacati, si erano messi a bordo di un natante ed avevano esploso diversi colpi d’arma da fuoco riuscendo ad affondare un gommone. Le esplosioni però furono subito segnalate ai Carabinieri che, in un intervento congiunto con la Capitaneria di Porto, riuscì a fermare a riva solo Grasso arrestandolo per resistenza a pubblico ufficiale. Gli altri correi, invece, riuscirono a darsi alla fuga senza essere identificati. Gli arrestati sono stati trasferiti nella Casa Circondariale di Palmi mentre il Gallucci, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, è stato trasferito nella sua abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa degli interrogatori di garanzia.

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