I rifiuti della Campania arriveranno anche a Lamezia

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Lamezia Terme – Arriveranno anche a Lamezia le ecoballe campane. Diventate il simbolo dell’emergenza dei rifiuti a Napoli e in tutta la Campania, dopo anni in cui sono rimaste accatastate nei siti di stoccaggio, lasceranno presto la “loro terra” per altri lidi. Uno di questi è proprio Lamezia Terme. Questo quanto emerso dalle sedute di apertura dei plichi delle aziende che hanno partecipato alla gara d’appalto indetta dalla Regione Campania per lo smaltimento di otto lotti complessivi per un valore di 118.469.100 di euro.

Ad aggiudicarsi uno dei lotti, infatti, e precisamente il lotto 4 che comprende le Aree di Masseria del Pozzo, nel sito di stoccaggio di Giugliano, e del depuratore di Marcianise per 81.525 tonnellate totali di rifiuti, è stato il raggruppamento temporaneo di imprese formato dalla Econet srl e dall’Ecosistem srl. La stessa azienda, che ha sede a Lamezia, nei mesi scorsi è stata già al centro di un’inchiesta che ha scosso il mondo politico ed imprenditoriale: quella dei rifiuti petroliferi partita dalla Procura di Potenza. In quel filone dell’inchiesta, infatti, la società è stata accusata di smaltire rifiuti altamente pericolosi classificandoli, invece, per non pericolosi. Alla chiusura delle indagini nel registro degli indagati sono finiti, oltre alla società stessa, il presidente del Cda dell’Ecosistem, Rocco Aversa, Salvatore Mazzotta, che è l’amministratore delegato della società e Antonio Curcio, un dipendente dell’Ecosistem. Intanto l’azienda, da parte sua, nega ogni accusa.

Per quanto riguarda le ecoballe campane, si tratta di veri e propri imballaggi che contengono tutta la spazzatura di Napoli e provincia. Dopo anni in cui sono state depositate nei siti di stoccaggio, le ecoballe sono state definite “mummificate” perché è rimasta solo quella parte cosiddetta “frazione secca” e, al loro interno, si può trovare di tutto. Il presidente De Luca ha indetto una gara di appalto per lo smaltimento degli otto lotti, cinque dei quali sono stati assegnati mentre per tre la gara è andata deserta.

Tra le ditte partecipanti, c’è quindi anche la società lametina, che si è aggiudicata il lotto 4 che comprende le Aree di Masserie del Pozzo e del depuratore di Marcianise, con un importo a base d’asta di 12.228.750. L’Ecosistem, che si è presentata con l’Econet srl in un raggruppamento temporaneo di imprese, ha presentato un ribasso pari al 3,153% rispetto all’importo posto a base d’asta, aggiudicandosi l’appalto.

La quantità di rifiuti da recuperare e smaltire del lotto 4 sono in totale 81.525 tonnellate: 65.050 tonnellate dall’area di Masseria del Pozzo nel comune di Giugliano, e 16.475 tonnellate dal Depuratore di Marcianise.

Per quanto riguarda le destinazioni dei rifiuti, nel bando era specificato che questi dovevano essere conferiti in un paese dell’Unione Europea. Secondo quanto emerso durante l’apertura dei plichi, e come riportato dal deputato del Movimento 5 Stelle, Salvatore Micillo, che si è interessato alla vicenda: “Per quanto attiene agli impianti di destinazione delle eco balle, per quanto si è potuto capire dalla seduta, sono stati identificati due impianti siti entrambi a Lamezia Terme e un terzo impianto sito in Portogallo”.

Intanto il presidente della Regione Campania ha già annunciato che il trasferimento del primo carico di ecoballe dovrebbe cominciare il 30 maggio prossimo, mentre gli altri continueranno il 3 maggio, l'1, 6 e 7 giugno. A Lamezia, probabilmente, arriveranno su gomma, mentre negli altri siti di smaltimento indicati, arriveranno via mare. E, mentre la Calabria tenta di mandarli fuori, anche con lo smaltimento transfrontaliero, arrivano, invece, i rifiuti campani.

Claudia Strangis

Masserie_del-pozzo_giugliano.jpgSito di stoccaggio di Masseria del Pozzo a Giugliano

Depuratore-Marcianise.jpgDepuratore di Marcianise

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