Il bilancio della Guardia di Finanza di Catanzaro nel 244° anniversario della fondazione

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Catanzaro – Ricorre oggi il 244° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, e si tracciano i primi bilanci. Così, la Guardia di Finanza di Catanzaro ha illustrato i risultati operativi conseguiti lo scorso anno e nei primi cinque mesi del 2018.

Le attività si sono concentrate su diversi ambiti: partendo dal contrasto all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali, sono stati conclusi complessivamente 400 interventi fra verifiche e controlli a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Sono stati denunciati 87 soggetti responsabili di violazioni penali tributarie e sequestrati beni per oltre 7 milioni di euro.

Si è rivolta una attenzione particolare nei confronti del contrasto all’economia sommersa, nella duplice fisionomia dell’evasione totale, e dello sfruttamento di manodopera irregolare o “in nero” (22 i datori di lavoro individuati quali utilizzatori di manodopera in nero e irregolare), sono stati scoperti 37 evasori totali ed accertata una base imponibile di oltre 20 milioni di euro. Per il settore doganale e dei prodotti energetici, l’attività anti-contrabbando nel territorio catanzarese, ha portato al sequestro di oltre 1.800 chili di prodotti energetici.

Per quanto riguarda l’obiettivo del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica ed all’illegalità nella pubblica amministrazione, nello specifico per quanto riguarda il contrasto alle frodi e agli illeciti nel comparto della spesa pubblica nazionale e comunitaria rappresenta per il corpo un obiettivo di importanza fondamentale stante la necessità di impedire lo sperpero di risorse pubbliche destinate al sostegno del tessuto economico produttivo del paese nonché delle fasce più deboli della collettività.

IN questo senso, sono state portate a termine indagini, sia di iniziativa che su delega dell’a.g., lo svolgimento di approfondimenti a richiesta della Corte dei Conti e l’esecuzione di specifici piani operativi indirizzati principalmente nei confronti di beneficiari di prestazioni socio-assistenziali. Quindi, sono state oggetto di controllo tutte le più significative voci di spesa pubblica: dai contributi alle imprese di origine nazionale ed europea ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, dalle risorse utilizzate per gli appalti pubblici a quelle relative al sistema previdenziale. Sono stati così individuati oltre 4 milioni di euro di contributi a carico del bilancio comunitario e nazionale indebitamente percepiti o richiesti, con 97 persone denunciate. Per quanto riguarda i danni erariali, sono state segnalate 186 persone per circa 118 milioni di euro.

Mentre lo sviluppo dei controlli nell’ambito delle prestazioni sociali agevolate e dei ticket sanitari hanno consentito di segnalare amministrativamente 369 persone con esito irregolare, nonché ne ha denunciate altre 97 per violazioni penali.

Per quanto concerne il terzo obiettivo, quello del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, lo sviluppo delle investigazioni, ad opera soprattutto di articolazioni specializzate nella lotta alla criminalità organizzata hanno mirato principalmente ad aggredire la malavita nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali.

Le attività ispettive, attraverso indagini economiche, patrimoniali e finanziarie, hanno portato al sequestro di beni e provviste finanziarie nella disponibilità di soggetti indagati ovvero indiziati per delitti di mafia nonché di responsabili di reati di natura economico finanziaria e loro prestanomi. In questa prospettiva le fiamme gialle, da un lato hanno privato le organizzazioni criminali delle loro principali fonti di sostentamento e dall’altro, hanno recuperato a favore della collettività le enormi ricchezze accumulate illecitamente attraverso la commissione di gravi crimini.

Gli accertamenti economico-patrimoniali hanno riguardato complessivamente 761 soggetti con proposte di sequestro per oltre 138 milioni di euro. nel contempo sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia di beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 414 milioni di euro, nonché provvedimenti di confische di beni per oltre 377 milioni di euro, nell’ambito di importanti operazioni coordinate dalla competente autorità giudiziaria.  

In questo settore rientra anche quello della tutela dei diritti di proprietà intellettuale e dei consumatori: la vendita di prodotti falsi o insicuri rappresenta una delle violazioni maggiormente dannose, poiché spesso, in un contesto unitario, vengono commesse più condotte illecite (es: lavoro nero e/o irregolare, immigrazione clandestina, evasione fiscale e contributiva, il commercio abusivo). a tal fine si è operato attraverso il presidio degli spazi doganali, il controllo dei movimenti delle merci su strada e l’attività investigativa, finalizzata alla ricostruzione della “filiera del falso”: il risultato è stato di oltre 647 mila prodotti sequestrati, denunciando 62 soggetti.
Per quanto concerne il concorso alla sicurezza interna ed esterna del paese, la Guardia di Finanza per questo settore, impiega prevalente di militari specializzati “anti terrorismo e pronto impiego” (at.pi.), i c.d. “baschi verdi”, i quali, per il loro specifico addestramento, si distinguono per il loro peculiare dinamismo e flessibilità operativa, soprattutto nel controllo economico del territorio e a supporto delle più complesse operazioni di polizia giudiziaria.

Inoltre il corpo ha assicurato un’azione di contrasto anche al traffico di stupefacenti: il risultato è stato di 295 soggetti verbalizzati, di cui 87 arrestati e il sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

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