Incendiata per la terza volta auto a sindaco Motta Santa Lucia

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Motta Santa Lucia - Persone non identificate hanno incendiato, nella notte, l'auto del sindaco di Motta Santa Lucia, Amedeo Colacino. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri. Oltre a distruggere la vettura del primo cittadino, parcheggiata sotto casa, le fiamme hanno danneggiato un'altra auto e le facciate di due abitazioni. "E' la terza volta - ha postato Colacino su Facebook - che mi bruciano l'auto. Nonostante tutto non mi fermano questi balordi e vigliacchi. W la legalità". "Nella mia attività quotidiana - dice - io amministro facendo opera di normale legalità: combatto gli abusi edilizi, denuncio dipendenti fannulloni, contrasto gli allacci abusivi alla rete idrica, cose che prima - aggiunge - non erano state fatte. Quindi è da questa mia attività che scaturiscono le intimidazioni. Sono dei balordi; la 'ndrangheta non c’entra". "Certo, la mia famiglia e' sotto shock. Sono sposato e ho una figlia tredicenne, ma non intendo darla vinta - ribadisce - a questi delinquenti". "Sono stati fatti accertamenti - dice - ma non sono emersi elementi di prova". Questa volta una mano agli inquirenti potrebbero darla le telecamere di videosorveglianza che il sindaco ha fatto installare a protezione della sua casa. "Le riprese - spiega - mostrano tutta la sequenza di quanto e' avvenuto questa notte. Si vede una persona; il viso e' parzialmente coperto da una felpa, ma il video potrebbe comunque dare indicazioni precise in ordine alle responsabilità”."Non chiedo nulla per me - spiega - ma parlo per tutti quegli amministratori, e in Calabria sono tanti, che quotidianamente sono vittime dell'azione di questi delinquenti. La regione e lo Stato dovrebbero intervenire con un'azione di prevenzione, istituendo un fondo per il risarcimento dei danni. Chi compie questi atti punta proprio sul danno materiale che le vittime subiscono. La prima volta ci ho rimesso 27.000 euro; la seconda volta l'auto era assicurata ma le compagnie non risarciscono l'intero ammontare del danno. Il sindaco di un piccolo centro - dice - non e' come un parlamentare, in quanto non guadagna piu' di 900 euro al mese. Per questo le istituzioni dovrebbero andare in aiuto degli amministratori colpiti. Certo - dichiara - uno si chiede se vale la pena di esporsi a tanti rischi, ma io amo troppo la mia terra e non la darò vinta a dei balordi". Molti anche i commenti di solidarietà e vicinanza sul Social Network.

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REAZIONI

Enzo Bruno esprime solidarietà al sindaco di Motta Santa Lucia

“Siamo vicini al sindaco di Motta Santa Lucia ed esprimiamo rabbia e sconcerto per quanto accaduto – ha detto il presidente Bruno. Si tratta dell'ennesimo drammatico episodio che vede tristemente protagonista un amministratore attivo di questa provincia. Un atto di arroganza e prepotenza criminale ancora piu' spregevole perche' si ripete nel tempo per cercare  di ostacolare il percorso di legalità e democrazia che cercano di portare avanti gli amministratori perbene e onesti di questo territorio – ha detto ancora Bruno -. Siamo certi che la magistratura e le forze dell’ordine faranno chiarezza su quanto accaduto in breve tempo. E’, però, importante non cedere il passo alla supremazia della criminalita' nell’impegno quotidiano in favore delle nostre comunità rafforzando l’azione in difesa della legalità dimostrando vicinanza concreta agli amministratori come Colacino che davanti alle ripetute intimidazioni non abbassano la testa. Noi siamo al loro fianco"

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