Incendiata auto vigili urbani a Satriano, denunciata 49enne

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Satriano - I Carabinieri della Compagnia di Soverato, in particolare i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Satriano, hanno fatto luce sull’incendio, di chiara natura dolosa, dell’autovettura della Polizia Municipale avvenuto a Satriano.

I militari si sono in particolar modo concentrati su coloro che avessero risentimenti contro la locale amministrazione comunale. Dopo i necessari controlli, hanno individuato una donna, C. E., 49 anni, che al momento in cui è stata fermata presentava delle ustioni agli arti superiori. La stessa, condotta in caserma, di fronte alle sempre più pressanti domande dei militari, ha ammesso le proprie colpe. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire gli abiti indossati durante l’azione delittuosa nonché una bomboletta con liquido infiammabile. La donna è stata pertanto deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di danneggiamento seguito da incendio.

Bova: (commissione antindrangheta): plauso alle forze dell'ordine

"La rapida e tempestiva individuazione della responsabile dell'incendio dell'autovettura dei Vigili Urbani di Satriano da parte dei Carabinieri della Compagnia di Soverato, guidati dal Capitano Sica, e di quelli della Locale Stazione dell'Arma, nonché dagli agenti di polizia municipale, merita il plauso e l'ammirazione di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni". È quanto afferma il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta Arturo Bova. "L'essere arrivati in poco più di 48 ore a fermare la responsabile del vile gesto, conferma, ancora una volta - prosegue Bova - come le donne e gli uomini delle Forze dell'ordine impegnati sul nostro territorio siano capaci di rispondere prontamente alle esigenze di legalità.

A quelle donne e a quegli uomini, quindi, non può che andare il mio più sentito ringraziamento e apprezzamento, come cittadino e come rappresentante delle istituzioni, per aver dimostrato l'efficienza degli apparati dello Stato di solito più esposti alle critiche e al pericolo". "Un plauso va anche alla Amministrazione comunale e alla comunità tutta - sostiene ancora Bova - per il contegno e per la valida collaborazione offerta agli inquirenti. Tutti hanno contribuito a salvaguardare l'immagine della comunità dai soliti facili riferimenti alla matrice mafiosa che, talvolta, porta vanto a pochi ma crea un incredibile danno al buon nome dei cittadini e della Calabria intera"

 

 

 

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