Incendio in appartamento nel centro di Cosenza: 3 vittime, Procura apre inchiesta

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Cosenza - Tre persone sono morte nell'incendio di un appartamento in uno stabile di corso Telesio, nel centro storico di Cosenza. Lo hanno accertato i vigili del fuoco dopo che sono riusciti ad ispezionare i locali una volta spente le fiamme. Le vittime sono due uomini ed una donna e, anche se non sono state ancora identificate con certezza, soccorritori ed investigatori non hanno dubbi che si tratti di Antonio Noce, del nipote Roberto e della fidanzata di quest'ultimo, Serafina Speranza. I tre occupavano abusivamente l'appartamento da alcuni anni e vivevano in condizioni disagiate. Tutti e tre erano disabili per problemi mentali ed in passato erano stati sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio. Inoltre erano conosciuti dalle forze dell'ordine in quanto protagonisti di liti e risse dovute all'assunzione di alcool. L'incendio è divampato nel pomeriggio e subito si è diffuso il timore che potessero esserci delle vittime, dal momento che i tre - che i vicini dicevano abitare l'appartamento - non erano stati rintracciati all'esterno dell'edificio. Solo il sopralluogo dei vigili del fuoco, avvenuto in serata con molte cautele a causa del rischio di crolli nel vecchio edificio, ha portato alla certezza che i tre fossero morti. L'incendio, intanto, è stato definitivamente spento solo nella notte ma la struttura è rimasta molto danneggiata dalle fiamme.

Sono state recuperate dai vigili del fuoco le salme delle tre persone rimaste vittime nell'incendio. I corpi, carbonizzati ed irriconoscibili, sono stati trasportati all'istituto di medicina legale e per l'identificazione ufficiale sarà necessario il test del dna. All'uscita del palazzo, l'arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano mons. Salvatore Nunnari, ha benedetto le salme.  Prima che cominciassero le oeprazioni di recupero, i vigili del fuoco hanno dovuto attendere che ci fossero le condizioni di sicurezza per operare, in particolare che defluisse l'acqua usata per spegnere le fiamme che aveva impregnato le strutture in legno dei solai dell'immobile. 

Sull'incendio la Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un'inchiesta affidata al pm Emanuela Greco. Verifiche dei vigili del fuoco sono in corso sulla stabilità dell'edificio.

REAZIONI

Sindaco proclama lutto cittadino per lunedì

Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha proclamato il lutto cittadino lunedì 21 agosto per le tre vittime dell'incendio avvenuto ieri nell'abitazione che occupavano nel Centro storico. "Cosenza piange, affranta, Serafina, Roberto e Antonio, suoi cittadini sfortunati scomparsi tragicamente. Ci stringiamo tutti nel dolore - afferma il Sindaco - adesso è il momento del silenzio e del rispetto della morte". "Mi dispiace - afferma ancora Occhiuto - per chi non ha rispetto della morte di tre persone e ha approfittato della situazione per fare sciacallaggio politico. La verità è che noi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. Qui non si tratta di situazione sociale difficile, ma di patologie mentali serie e i sindaci non hanno gli strumenti per intervenire in tal senso. Queste tre persone sono state lasciate sole dal sistema, dinnanzi a patologie così gravi siamo interventi per quanto possibile. Comunque, non è mia intenzione rispondere alle polemiche, credo che questo sia il momento del silenzio". Intanto sette persone, residenti nello stabile adiacente a quello andato a fuoco, sono state evacuate e mandate in albergo per precauzione. "Abbiamo predisposto dei controlli - conclude Occhiuto - e se necessario faremo dei lavori provvisori per evitare crolli. Le famiglie rientreranno quando ci saranno le condizioni di sicurezza".

Bilotti: tragedia annunciata, città piange morti e perde 500 anni storia

"La città perde tutto il suo patrimonio culturale. Parliamo di quadri, mobili, ma soprattutto dei manoscritti e delle pergamene originali di Telesio, Parrasio e Quattromani". Lo ha detto Roberto Bilotti, proprietario della storica residenza Ruggi d'Aragona e del palazzo occupato abusivamente, nel centro storico di Cosenza, dove ieri è scoppiato un incendio, nel quale hanno perso la vita tre persone. "E' stata - ha aggiunto - una tragedia annunciata, denunciata da otto anni, ma la giustizia non ha fatto nulla e oggi Cosenza piange tre vittime e perde 500 anni di storia". "Da otto anni - ha spiegato Bilotti - denuncio tutto. Ho chiesto la tutela del mio patrimonio, di cui mi sentivo custode, perché era il patrimonio dei cosentini, ma anche di queste tre persone che meritavano di essere protette e aiutate. Più volte ho denunciato l'accensione di fuochi all'interno dell'appartamento senza le dovute cautele, perché gli occupanti dovevano riscaldarsi, e segnalato tante situazioni di disagio, ma sono cadute nel vuoto". "Oggi - ha concluso Bilotti - guardo questa scena apocalittica e non posso che piangere e dire che tutto ciò poteva essere evitato".

Arcivescovo Nolè esprime vicinanza a vittime rogo: sicurezza deve essere al primo posto nelle abitazioni

L'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Francesco Nole', appresa la notizia del terribile rogo che ha interessato un'abitazione del centro storico nel corso del quale hanno perso la vita Antonio, Roberto e Serafina, esprime la sua particolare vicinanza alla famiglia assicurando la sua preghiera e quella della Chiesa cosentina. "I tre che avevano contatto continuo con le strutture pastorali della Caritas e di Casa Nostra erano persone conosciute dagli operatori pastorali e nella vicina parrocchia della Cattedrale. Tali terribili eventi -prosegue una nota dell'Arcivescovo- evidenziano come la sicurezza deve essere al primo posto nelle abitazioni, soprattutto nel centro storico, e la Chiesa cosentina auspica che nelle situazioni di difficoltà le istituzioni insieme si adoperino in maniera preventiva, per quanto possibile, per la salute dei cittadini e la dignità delle famiglie. Dispiace -conclude l'Arcivescovo- anche che il patrimonio librario della storia di Cosenza legato ad alte personalita' della filosofia sia andata distrutto per l'incendio che si e' diffuso nelle case e nei palazzi vicini".

Liceo Telesio: portate libri da noi, nostra biblioteca ideale per conservazione

Il dirigente scolastico del Liceo Classico 'Telesio' di Cosenza, Antonio Iaconianni, alla luce dell'incendio che ha provocato tre vittime e la distruzione di alcuni manoscritti del filosofo, ha lanciato un appello ai cosentini che abbiano nelle proprie abitazioni libri e manoscritti preziosi, affinché li affidino alle cure del Liceo 'Telesio' che "ha una ottima Biblioteca che garantisce, per le eccellenti condizioni di custodia e cura dei volumi e dei manoscritti, l'habitat ideale per la conservazione di questi preziosi oggetti che sono scrigno per la storia della città di Cosenza e del Meridione tutto". Iacoianni ha anche rivolto un appello al Sindaco ed al Presidente della Provincia, affinché "prendano in seria considerazione di affidare la gestione e la conservazione dei volumi conservati nella Biblioteca civica al Liceo 'Telesio'". "Accanto all'enorme dolore per la perdita di tre vite umane - ha sostenuto Iacoianni - la tragica notizia deve far riflettere sulla necessità di dare ai preziosi volumi che ognuno custodisce in casa una collocazione idonea atta a garantire una migliore e sicura conservazione nel tempo. La nostra Biblioteca è garanzia per tutti i cosentini, e direi per tutti i calabresi, di serietà e ottima gestione del materiale custodito. Inoltre l'occasione mi è gradita per offrire una possibilità di fruizione e conservazione anche ai volumi della Biblioteca Civica, dando sin da ora la mia disponibilità al Sindaco ed al Presidente della Provincia affinché si arrivi ad una soluzione che, garantendo ovviamente le legittime istanze dei lavoratori, possa altresì offrire un rinnovato ed utile servizio alla Città". "Il Liceo Telesio - ha concluso il dirigente scolastico - c'è e vuole operare fattivamente per la promozione e la conservazione del patrimonio culturale calabrese e meridionale".

Pd: "Assenza delle istituzioni, mancano politiche inclusione sociale ed assistenza"

"La tragedia di ieri nel centro storico di Cosenza non è un fenomeno isolato". A sostenerlo è Carlo Guccione, coordinatore della Grande Cosenza e consigliere regionale del Pd in Calabria che per stamani ha convocato una riunione urgente alla quale partecipano i consiglieri della Grande Cosenza, parlamentari e consiglieri regionali cosentini del Pd. Nel pomeriggio è in programma uhna conferenza stampa. "La tragedia di ieri sera nel centro storico di Cosenza - è scritto in una nota di Guccione - ha messo a nudo una realtà fatta di degrado sociale, emarginazione e abbandono. Quello che è successo può ancora accadere ed è frutto di un'assenza da parte delle istituzioni e di politiche di inclusione sociale, di assistenza, ma anche di un maldestro tentativo di rimozione di un degrado sociale ed edilizio della nostra città principalmente nel centro storico e nei quartieri periferici e popolari. Questo ha portato a una forte sottovalutazione del fenomeno da parte di chi doveva intervenire, in particolare in questi ultimi sei anni".

Scopelliti (Ap): rabbia e sgomento 

"Suscita rabbia e sgomento la notizia dell'incendio scoppiato nello storico palazzo Ruggi d'Aragona a Cosenza. Nell'incendio sono morte tre persone e sono state incenerite alcune opere originarie di Bernardino Telesio filosofo del XVI secolo oltre ad altri manufatti artistici di inestimabile valore". Lo sottolinea Rosanna Scopelliti (Ap). "Una tragedia che poteva essere evitata: da anni la proprieta' aveva denunciato l'occupazione abusiva di una parte del palazzo e l'accensione di fuochi per riscaldarsi e cuocere il cibo da parte degli occupanti. Nonostante cio', nonostante si trattasse di un luogo simbolo della citta' dove era conservata parte della sua storia nessuno e' intervenuto per recuperarlo e sottrarlo al degrado offrendo agli occupanti una sistemazione piu' adeguata", osserva. "Turismo e cultura possono essere il volano per il rilancio della Calabria ma occorre lo sforzo delle istituzioni calabresi affinche' il nostro fragile patrimonio sia tutelato e protetto", conclude.

Magorno: tanto dolore

"Tanto dolore per la tragedia di #Cosenza. Il Segretario @Emagorno e tutto il Pd #Calabria vicini alla famiglia delle vittime". Lo scrive su twitter il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno.

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