Incendio nel deposito linee Federico a Locri, 14 autobus bruciati - REAZIONI

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Locri - 14 pullman delle autolinee Federico sono andati distrutti a causa di un incendio nel deposito della ditta a Locri. E’ il bilancio dei vigili del fuoco, intervenuti sul posto, per cercare di spegnere le fiamme. Il fatto è avvenuto poco dopo la mezzanotte quando, un incendio di grosse proporzioni ha interessato il deposito degli autobus di una nota azienda reggina, sita in contrada Riposo di Locri. Le fiamme, sviluppatesi da un primo autobus, si sono propagate in brevissimo tempo a tutti gli altri mezzi in sosta nelle immediate vicinanze. Tre le squadre dei Vigili del Fuoco intervenute con quattro autobotti, giunte dal distaccamento di Siderno e, successivamente in supporto, dalla sede di Bianco e Reggio Calabria, per cercare di far fronte alla muraglia di fuoco che si è presentata agli occhi dei soccorritori. Dopo circa quattro ore di estenuante lavoro, i vigili del fuoco sono riusciti a salvare uno solo dei 15 mezzi parcheggiati all’interno del piazzale ed utilizzati per il trasporto di studenti e pendolari lungo tutta la costa Jonica. In corso di accertamento le cause che hanno determinato l’incendio.

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Sarebbe di natura dolosa l'incendio scoppiato nella notte, a Locri, all'interno del deposito della società di autolinee Federico e a causa del quale sono stati distrutti 14 autobus. Sul luogo dell'incendio, infatti, è stata trovata una tanica del tipo di quelle utilizzate per contenere liquido infiammabile, in parte bruciata. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri che sono intervenuti nell'immediatezza del fatto. L'azienda reggina di autolinee ha già subito in passato incendi e danneggiamenti di propri automezzi, a scopo intimidatorio, nel febbraio del 2013 a Satriano e nel maggio dello stesso anno a Santa Caterina dello Jonio. Nel 2014, a gennaio, un nuovo episodio si era verificato sempre a Santa Caterina dello Jonio.

REAZIONI

Sindaco Locri: profonda amarezza per accaduto

"L'Amministrazione Comunale di Locri esprime profonda amarezza per quanto accaduto questa notte alla ditta Federico, storica società impiegata negli autotrasporti, messa in ginocchio da questo grave episodio incendiario". E' quanto si afferma in una nota del Comune di Locri. "Il sindaco della città Giovanni Calabrese - è scritto nella nota - si è recato nel deposito di contrada Riposo, per constatare di persona quanto accaduto e per portare solidarietà e vicinanza al proprietario cav. Giuseppe Federico. Di sicuro quanto accaduto ha creato nell'immediato disagi ai numerosi pendolari che ogni giorno utilizzano i mezzi della ditta. Inoltre il sindaco esprime profonda amarezza e vicinanza nei confronti dei numerosi dipendenti, con la speranza che nessuno di loro possa perdere il proprio posto di lavoro in seguito a questo episodio. Si rimane in attesa di sapere se quanto accaduto è di origine dolosa o accidentale. Alle autorità preposte il compito di fare chiarezza su questo episodio".

Irto: servono Stato e contributo comunità

"Esprimo profonda preoccupazione e rinnovo l'allarme lanciato dinanzi al presidente della Repubblica sulla situazione dell'ordine pubblico nella Locride. L'incendio alle autolinee Federico è uno degli atti più eclatanti compiuti negli ultimi mesi in questo comprensorio della provincia di Reggio, dove la criminalità organizzata è tornata a far sentire pesantemente la sua presenza". Lo afferma, in una nota del portavoce, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto dopo la distruzione di 14 automezzi dell'impresa di trasporto con sede a Locri.

"Questa escalation - prosegue - è inquietante e ormai insostenibile. Dietro ogni episodio riteniamo si celi una ben precisa logica ma la sensazione complessiva percepita dai cittadini è quella di una profonda insicurezza e di uno stato di costante emergenza. L'elevato numero di incendi dolosi, avvenuti contro patrimoni pubblici e beni privati sulla fascia ionica reggina, sta generando allarme sociale e impone un rafforzamento della presenza dello Stato: lo abbiamo chiesto e ribadito al presidente Mattarella". "E' fondamentale - conclude Irto - che i cittadini, le vittime di questi episodi e non solo, collaborino con le forze dell'ordine e con la magistratura, come già richiesto dal procuratore capo di Reggio, Federico Cafiero de Raho. Il contributo attivo della nostra comunità nella lotta alla criminalità è precondizione per il celere e pieno successo nelle indagini, che noi vivamente auspichiamo".

Bossio e Magorno (Pd): nuova visita antimafia Bindi a Locri

"Accertata la natura dolosa dell'incendio dei 14 autobus della ditta Federico a Locri ci troveremmo di fronte all'ennesimo atto intimidatorio nel giro di poche settimane in questa parte della Calabria". Lo affermano i componenti della Commissione antimafia Enza Bruno Bossio e Ernesto Magorno del Pd. "La circostanza che la ditta Federico sia stata oggetto, anche nel recente passato, di atti simili, conferma - secondo i parlamentari - la presenza pervasiva della criminalità organizzata in quel territorio e la sua arrogante volontà di imporre il proprio prepotente dominio. Solo nelle ultime settimane, infatti, in diversi comuni si è verificata una vera e propria escalation di pesanti atti intimidatori tanto che possiamo parlare di una vera e propria emergenza. Nell'esprimere la nostra solidarietà ai titolari dell'azienda e a tutti i suoi dipendenti - dichiarano - chiediamo a forze dell'ordine e magistratura di operare uno sforzo straordinario per assicurare al più presto alla giustizia responsabili e mandanti di questo e di tutti gli altri episodi verificatisi negli ultimi tempi. Per quanto ci riguarda con la Commissione antimafia nei prossimi giorni programmeremo, d'intesa con la Presidente Rosy Bindi, una visita ispettiva per fare il punto su quanto sta accadendo nella Locride e assumere le iniziative necessarie insieme ai rappresentanti delle forze dell'ordine e della magistratura, alla Regione Calabria e agli amministratori locali. La Calabria - concludono - non si piega al ricatto mafioso.

Nicolò (Fi), sdegno per fatto gravissimo

"Esprimo sdegno e preoccupazione per l'azione delittuosa perpetrata ai danni dell'azienda Federico, nota impresa di trasporti che eroga un servizio di qualità e garantisce alti livelli di occupazione nella nostra regione". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "L'incendio doloso, come attestano le indagini svolte dai carabinieri - aggiunge - ha arrecato grave danno all'attività imprenditoriale, distruggendo 14 autobus. Un fatto gravissimo che evidenzia il grado di pericolosità della criminalità in un territorio dove incalzanti sono i tentativi di condizionamento e destabilizzazione della convivenza civile. Non si tratta di un episodio isolato perché la nota azienda reggina di autolinee aveva già subito in passato incendi e danneggiamenti di propri automezzi a scopo intimidatorio. La nostra sta ormai diventando una democrazia condizionata dalle intimidazioni: sindaci ed amministratori locali quotidianamente minacciati, magistrati e giornalisti presi di mira, imprenditori messi sotto scacco. Dinanzi a questa escalation criminale occorre innalzare la soglia di attenzione con interventi efficaci ed incisivi dello Stato. Nessuno deve sentirsi solo e abbandonato a se stesso contro il malaffare e le collusioni, ma serve il sostegno e il supporto di tutte le Istituzioni e della comunità nel suo complesso". "Nell'esprimere convinta solidarietà ai vertici dell'azienda - dice ancora Nicolò - sottolineo il lodevole sforzo svolto dalle squadre dei vigili del fuoco intervenute sul luogo e il prezioso lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine. Resta ferma la condanna di questi gesti criminali che non fanno per niente bene ad una comunità già in affanno per i tanti problemi generati da una crisi economica che, a queste latitudini, si avverte ancora più forte rispetto ad altre realtà del Paese più ricche ed evolute".

 Falcomatà, in atto strategia della tensione

"L'incendio, con tutta probabilità di origine dolosa, che ha colpito questa notte ben quindici autobus delle autolinee Federico, è un fatto che ci preoccupa e che ci indigna al contempo. La solidarietà non basta più. Servono atti concreti, da parte delle istituzioni, per fermare lo stillicidio di violenza che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli assolutamente inaccettabili". E' quanto dichiara in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, commentando l'attentato incendiario ai danni della ditta Autolinee Federico a Locri. "Ogni giorno in Calabria siamo costretti ad assistere a fatti gravissimi: lettere minatorie, attentati, incendi. Il dubbio, ormai ben più che fondato - aggiunge il sindaco - è che sia in atto una vera e propria strategia della tensione da parte della criminalità organizzata per destabilizzare le istituzioni e infondere paura ed insicurezza tra i cittadini. Di fronte a tutto ciò è necessaria una reazione collettiva che deve investire tutti i settori della società'". Solidarietà contro il vile attentato intimidatorio perpetrato ai danni di Autolinee Federico è stata espressa anche dall'Assessore alla mobilità del Comune di Reggio Calabri Agata Quattrone. "Ciò che è successo a Locri - ha commentato - è un fatto gravissimo. Un gesto che oltre ai danni ingenti nei confronti dell'Azienda, provocherà anche disagi alla mobilità sul fascia jonica della nostra provincia. Siamo vicini all'Azienda che da sempre si spende per garantire un fondamentale servizio di accessibilità alle aree più decentrate del nostro territorio".

Santelli (FI): "Individuare subito i responsabili"
"Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza ai titolari e ai dipendenti dell'azienda. "Lo dichiara Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria, in merito all'incendio appiccato nella notte, a Locri, all'interno del deposito della società di autolinee Federico e a causa del quale sono stati distrutti 14 autobus. "Siamo di fronte ad una grave escalation di intimidazioni che deve indurre lo Stato, e tutti i calabresi, a opporsi con forza al cancro della mafia. Le autorità non indugino ad individuare e a punire con fermezza i responsabili di tali gesti perché la Calabria é altro ed è più forte di loro."

Bova, rabbia e profonda indignazione
Catanzaro - "Sgomento, rabbia, amarezza e profonda indignazione causate dall'ennesimo episodio intimidatorio subi'to dalle autolinee Federico a Locri, che si aggiunge ad altri dello stesso tenore a danno di cooperative sociali, imprese e pubblici amministratori della zona. Una realtà di un territorio oggetto di una recrudescenza di fenomeni mafiosi, che testimoniano anche quanto sostenuto dal procuratore della Repubblica di Reggio Federico Cafiero de Raho riguardo al disappunto e al nervosismo delle cosche di fronte al fiorire di una serie di iniziative che hanno coinvolto la parte sana della societa' contro le varie consorterie malavitose". Lo ha affermato stamani il presidente della commissione Antindrangheta Arturo Bova, commentando la notizia dell'attentato incendiario che ha distrutto ben 15 autobus di proprietà della nota ditta. Un atto consumatosi nella tardissima nottata, di cui la matrice dolosa è apparsa fin troppo chiara fin dall'inizio anche perchè non è la prima volta che l'agenzia Federico subisce simili vili gesti. "Esprimo la mia solidarietà all'imprenditore colpito, che peraltro svolge un'attività attraverso cui garantisce molti posti di lavoro, alla sua famiglia e ai dipendenti - ha proseguito Bova - ma non mi limito di certo a una formale manifestazione di vicinanza. Il mio ruolo istituzionale m'impone infatti di contribuire, per quanto di competenza della Commissione che ho l'onore di presiedere, a creare le condizioni affinchè cessi lo strapotere della criminalità organizzata. Un'arroganza che si estrinseca attraverso minacce, vessazioni e tentativi di condizionamento di ogni tipo davanti a cui non dobbiamo e non possiamo arretrare".

Unindustria Calabria, solidarietà alla proprietà e ai lavoratori dell’azienda

L'incendio doloso che ha distrutto 14 autobus di proprietà dell'azienda reggina di autolinee Federico preoccupa ed indigna i vertici di Unindustria Calabria. Nell'esprimere piena solidarietà alla proprietà e ai lavoratori dell'azienda per il gravissimo danno subito, il Presidente degli industriali calabresi, Natale Mazzuca, sottolinea che “il fatto, già doloroso in sé, lo diventa ancora più perché si registra a pochi giorni dalla presenza in Calabria del Capo dello Stato Mattarella che ha lanciato un forte appello alla legalità. E' urgente affrontare le problematiche legate alle pesanti ingerenze esercitate in particolar modo nei confronti delle attività imprenditoriali e dei rappresentanti delle istituzioni. Non riusciremo a crescere e svilupparci - conclude il presidente Natale Mazzuca - se avremo intorno al collo il cappio stretto della cultura criminosa che uccide quello che di buono si cerca di costruire, con impegno e fatica, sforzi personali e collettivi”. Per i dirigenti di Unindustria Calabria la strada da percorrere è quella dell'affermazione della cultura della sicurezza e della legalità, in tutti i territori, insieme a tutti i cittadini.

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