Incendio nella nuova tendopoli di San Ferdinando, muore un migrante

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San Ferdinando (Reggio Calabria) - Un migrante, di cui non sono ancora note le generalità, è morto nella notte in un incendio divampato nella nuova tendopoli di San Ferdinando gestita prima dal Comune ed ora dalla Caritas. La tendopoli si trova a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli - smantellata nelle scorse settimane - nella quale, in un anno, 3 migranti sono morti a causa di incendi divampati nelle strutture fatiscenti di cui era fatta.

L'incendio, secondo una prima ricostruzione, si è sviluppato in un angolo della tenda da sei posti, dove erano posizionati alcuni cavi elettrici. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Nell'incendio è andata distrutta solo una tenda. La tendopoli, realizzata alcuni anni fa dalla Protezione civile, è attrezzata, con presenza di servizi igienici e presidi sanitari, ed è vigilata. All'inizio di marzo, la struttura è stata ampliata per consentire il trasferimento di una parte dei migranti che viveva nella baraccopoli - una struttura fatiscente fatta di baracche in lamiera, plastica e cartone - sorta a poche centinaia di metri e che è arrivata ad ospitare, nel periodo invernale della raccolta degli agrumi, anche 3.000 persone. Baraccopoli che è stata definitivamente abbattuta il 7 marzo scorso.

Si chiamava Sylla Noumo, aveva 32 anni, ed era originario del Senegal, il migrante morto carbonizzato nel rogo scoppiato stamane all'alba nella nuova tendopoli di San Ferdinando. Il trentaduenne era stato trasferito nella nuova struttura a seguito dell'abbattimento della baraccopoli avvenuto lo scorso 7 marzo. Il cadavere completamente carbonizzato di Sylla Noumo è stato rimosso e la bara è stata posta all'interno di un mezzo funebre e portata all'esterno della struttura da dove sarà condotta in obitorio. Un centinaio circa di migranti, ospitati nella nuova tendopoli. Si sono raccolti in silenzio ponendo le loro mani sopra al mezzo funebre quasi come per accompagnarne l'addio.

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