Indossava parrucca e commetteva furti, denunciato 31enne di Soveria Mannelli

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Soveria Mannelli (Catanzaro) – E’ stato denunciato per una serie di furti commessi un giovane di 31 anni, C.V. di Soveria Mannelli, nel corso di alcuni accertamenti da parte della polizia stradale di Catanzaro in servizio. Sulla S280 nel Comune di Marcellinara è stata notata un’auto in sosta al margine della carreggiata, con a bordo un uomo che a vista della volante ha cominciato a manifestare nervosismo, inducendoli a procedere con un controllo. Il 31enne, risultava già noto alle forze dell’ordine per furto, rapine e stupefacenti, con inoltre in atto un obbligo di presentazione alla P.G., per due volte al giorno, poichè tratto in arresto dal personale del Commissariato di Catanzaro Lido e della Squadra Volante lo scorso 26 novembre per un furto presso una rivendita di tabacchi. Gli agenti, controllando così l’auto di sua proprietà, hanno ritrovato una parrucca di colore nero, uno scalda collo, un paio di guanti, un cappello, nonché diversi oggetti adatti allo scasso.  Sono stati poi trovati diversi articoli di tabaccheria, un braccialetto in acciaio, una carta di un libretto postale intestata ad una signora e due targhe (posteriore ed anteriore) di un autoveicolo.

Gli ulteriori accertamenti hanno, poi, permesso di verificare che gli oggetti rinvenuti erano stati asportati presso un Bar-Tabacchi ubicato di una stazione di servizio situata in Viale Europa di Catanzaro, mentre le targhe erano state asportate nella nottata da un autoveicolo. Nel frattempo, infatti, personale della Squadra Volante della Questura, ha contattato il gestore dell’esercizio commerciale, il quale, nel confermare il patito furto, ha riferito che ignoti avevano rotto il vetro della porta e si erano introdotti all’interno del punto vendita.

Dalla visione delle immagini delle telecamere installate all’interno del bar, si è riusciti ad appurare che il furto era avvenuto ad opera di un individuo travisato da una parrucca indossante un giubbotto lungo con cappuccio, corrispondente a quello indossato dall’uomo fermato. Sul posto, successivamente, è intervenuto il personale della locale Polizia Scientifica che a seguito degli opportuni rilievi, ha trovato conficcati, nel vetro rotto della porta, due formazioni pilifere di colore nero appartenenti verosimilmente alla parrucca utilizzata dal C.V. per travisare il volto, ritrovata all’interno della macchina. Dopo aver restituito la refurtiva ai legittimi, su disposizione del P.M. di turno, C.V. è stato denunciato in stato di libertà.

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