Lamezia, avvocati a processo scelgono il rito abbreviato

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Catanzaro - Hanno deciso di ricorrere al rito abbreviato e non seguire, dunque, il procedimento ordinario i due avvocati lametini - Antonio Larussa (difeso dall’avvocato Gambardella) e Tullia Pallone (difesa dall’avvocato Spinelli) - indagati a latere delle indagini sull'omicidio dell'avvocato Francesco Pagliuso. Gli episodi per i quali i due professionisti sono stati indagati e oggi sotto processo nascono, infatti, dalle indagini sul delitto dell'avvocato Francesco Pagliuso ma non hanno attinenza diretta con l'omicidio. In particolare, l’avvocato Larussa avrebbe favorito la latitanza di Daniele Scalise (un imprenditore ucciso all'età di 30 anni, il 28 giugno 2014 a Soveria Mannelli). Altro reato contestatogli, la violenza privata. Lo stesso, inoltre, è indagato per minacce nei confronti di Francesco Pagliuso per una vicenda risalente al 2012. L'altro avvocato è invece indagato per favoreggiamento nei confronti del primo legale, sempre in relazione alla vicenda Scalise.

Oggi nel corso dell'udienza davanti al gup di Catanzaro, Paolo Mariotti, i legali di fiducia hanno richiesto l'applicazione del rito abbrevviato da qui una nuova fissazione del processo nella giornata del 12 febbraio.
Nel corso delle precedenti udienze, si erano costituite le parti civili: i familiari dell’avvocato Francesco Pagliuso (ucciso la sera del 9 agosto del 2016 e per il quale è stato arrestato il 33enne Marco Gallo) e la Camera penale di Lamezia Terme della quale per anni l’avvocato Pagliuso ne è stato segretario. Parti civili che hanno però rinunciato a costituirsi per la posizione della Pallone, ritenuta responsabile solo di favoreggiamento.

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