Lamezia, blitz dei carabinieri a Scordovillo: 39 misure cautelari - NOMI

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Lamezia Terme - Dalle prime ore della mattina al campo di Scordovillo, 200 militari del Comando Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme, hanno dato esecuzione a 39 misure cautelari, di cui 5 in carcere, emesse dal Tribunale di Lamezia nei confronti di  soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di gravi reati in materia ambientale nonché di delitti contro il patrimonio. I dettagli dell’operazione sono stati approfonditi nel corso della conferenza stampa tenutasi in  Procura a Lamezia. 

La presenza del campo nomadi a Lamezia Terme, dove stamattina i carabinieri hanno eseguito l'operazione che ha portato all'arresto di cinque persone ed all'esecuzione di 34 divieti di dimora, ha rappresentato da sempre una grave problematica sul piano sociale e dell'ordine pubblico, dove vivono anche molti bambini e minori. In passato, tra l'altro, é rimasta inattuata un'ordinanza di sgombero e la presenza di nomadi nell'accampamento, composta da baracche fatiscenti, é andata vieppiù aumentando. 

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Ad accentuare le problematiche é da sempre stato il fatto che il campo nomadi sorge a breve distanza dall'ospedale cittadino, esposto anche ai furti che vengono commessi dai rom. Ma i disagi per l'attività del nosocomio derivano soprattutto dai quasi quotidiani incendi di rifiuti che vengono appiccati all'interno ed all'esterno dell'accampamento.

In varie occasioni, tra l'altro, i responsabili dell'ospedale sono stati costretti a sospendere l'attività operatoria a causa del fumo che aveva invaso il reparto di chirurgia del nosocomio. Nell'accampamento, in passato, ci sono stati anche vari episodi di criminalità, tra cui anche un omicidio, provocati soprattutto dalle liti e dalle risse che scoppiano di frequente tra i nomadi.

L'operazione dei carabinieri di stamattina, comunque, secondo quanto é stato specificato, mira soprattutto alla repressione dei reati in materia ambientale connessi ai i fumi degli incendi appiccati nell'accampamento, con presenza anche di diossina.

"Una situazione - ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio - sulla quale c'é una forte attenzione della Procura per la tutela della salute pubblica e per alleviare i disagi dei cittadini. Con l'operazione di stamattina cominciamo a raccogliere i frutti dell'attività d'indagine che su questa situazione é stata condotta per tutto il 2017 e quest'anno".

I NOMI

In carcere:

  • Antonio Berlingieri, 33 anni
  • Massimo Berlingieri, 39 anni
  • Antonio Bevilacqua, 32 anni
  • Simone Berlingieri, 32 anni
  • Riccardo Amato, 34 anni

 

Divieto di dimora a Lamezia Terme

  • Ernesto Berlingieri, 20 anni
  • Luigi Berlingieri, 50 anni
  • Cosimo Berlingieri, 55 anni
  • Luigi Berlingieri, 30 anni
  • Rinaldo Bevilacqua, 43 anni
  • Vincenzo Berlingieri, 64 anni
  • Massimo Bevilacqua, 41 anni
  • Davide Berlingieri, 26 anni
  • Luciano Amato, 30 anni
  • Leonardo Bevilacqua, 48 anni
  • Luigi Bevilacqua, 35 anni
  • Danilo Bevilacqua, 29 anni
  • Gianluca Bevilacqua, 35 anni
  • Antonio Amato, 52 anni
  • Damiano Amato, 36 anni
  • Enzo Amato, 35 anni
  • Rocco Amato, 62 anni
  • Cosimo Berlingieri, 32 anni
  • Patrizia Bevilacqua, 32 anni
  • Luigi Bevilacqua, 55 anni
  • Luigi Berlingieri, 58 anni
  • Francesca Bevilacqua, 56 anni
  • Romina Amato, 41 anni
  • Antonietta Amato, 68 anni
  • Damiano Berlingieri, 28 anni
  • Rosa Bevilacqua, 41 anni
  • Valeria Bevilacqua, 29 anni
  • Damiano Berlingieri, 25 anni
  • Rosina Berlangieri, 39 anni
  • Damiano Bevilacqua, 28 anni
  • Alessandro Bevilacqua, 27 anni
  • Cosimo Berlingieri, 53 anni
  • Valeria Bevilacqua, 30 anni
  • Rita Amato, 49 anni. 

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