Lamezia, caso Fideuram: condannato l’ex promoter e 5 gli assolti

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Lamezia Terme – Si è concluso il primo capitolo giudiziario relativo alla vicenda delle truffe dell’ormai ex promoter Fideuram di Lamezia Terme perpetrata ai danni di diversi risparmiatori, scoppiata nell’autunno 2016. 

Condanne

I giudici hanno stabilito per Vincenzo Torchia 6 anni e 4 mesi di reclusione e 6.933 euro di multa e interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Cinzia Bruno 4 mesi di reclusione (e sospensione condizionale della pena e non menzione). Arriva dunque la sentenza di condanna per Torchia. Previsto il risarcimento dei danni in favore delle parti civili. Inoltre, Torchia è stato assolto da alcuni reati a lui ascritti per alcuni capi di imputazione.

Assoluzioni

Gianluca Condina (difeso dall’avvocato Tiziana D’Agosto); Santo Mario Adamo (difeso dagli avvocati Claudio Grassi e Carlo Guarnieri); Estini Ottavio; Ida Rosa Condina e Pasquale Torchia.

Agli imputati sono stati contestati, a vario titolo, i reati di riciclaggio, truffa, associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori. Nell’udienza di oggi si sono svolte le ultime discussioni degli avvocati Parisi e D’Agosto, successivamente, la sentenza è stata letta nel tribunale lametino, dal Rossella Prignani, all’esito della Camera di consiglio. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Gianluca Careri e per le parti civili, Antonio Muscimarro, Leopoldo Marchese, Anna Muraca, Giuseppe Senese, Antonio Battaglia, Renzo Andricciola, Serena Falvo, Domenico Folino, Ortensio Mendicino, Raffaele Rizzuti, Rocco Cardillo, Domenico Villella, Massimo Bevere.

Il caso Fideuram

Un caso che era balzano anche sulle pagine di cronaca nazionale ai danni di centinaia di ignari risparmiatori. Le indagini erano state svolte da finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro e del gruppo di Lamezia Terme, coordinati dalla Procura di Lamezia. Nel maggio 2019 a fare luce sul caso, l’operazione denominata “Laverna” in esecuzione di un provvedimento cautelare personale (arresti domiciliari) e decreto di sequestro preventivo per un importo di oltre 4,5 milioni di euro, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia. Al centro della vicenda, Vincenzo Torchia, già consulente finanziario della banca Fideuram di Lamezia, arrestato per truffa aggravata e autoriciclaggio. Oltre 60 le presunte “vittime” del broker che si sono costituite parte civile nel processo.

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