Lamezia, confiscati beni per oltre 335mila euro ad Antonio Villella

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Lamezia Terme - I finanzieri del gruppo di Lamezia Terme, al comando del tenente colonnello Fabio bianco, hanno dato esecuzione alla confisca dei beni appartenenti ad Antonio Villella, ritenuto esponente di rilievo della cosca di ‘ndrangheta “Cerra-Torcasio-Gualtieri”, operante a Lamezia Terme. Il provvedimento della magistratura eseguito dai finanzieri e’ stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su conforme richiesta del procuratore distrettuale antimafia Nicola gratteri, proc agg. Giovanni bombardieri e sost. Proc. Dott. Elio romano. La richiesta di applicazione delle misure di prevenzione e’ stata articolata sulla base di un’informativa del gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme.

Le indagini, eseguite dal nucleo mobile del gruppo della Guardia di Finanza, hanno consentito di mettere in luce la pericolosita’ sociale di Antonio Villella, la sua appartenenza all’agguerrita organizzazione ‘ndranghetistica e la dedizione al compimento di gravi reati, dei cui proventi ha vissuto abitualmente, in modo agiato per decenni. Per tali motivi il Tribunale ha disposto anche l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. per la durata di quattro anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.

Per quanto riguarda l’aspetto patrimoniale, la confisca in argomento in argomento è basata su indagini di polizia economico-finanziaria, istituzionalmente svolte dalla guardia di finanza, tese ad aggredire i patrimoni illeciti conseguiti dagli appartenenti alla ‘ndrangheta, mediante i proventi delle svariate attivita’ criminali compiute negli scorsi anni. Infatti, i finanzieri lametini, dopo aver eseguito indagini di polizia giudiziaria finalizzate ad evidenziare gli aspetti criminali dell’organizzazione ‘ndranghetistica, hanno concentrato l’attenzione investigativa sui patrimoni degli appartenenti ai clan della ‘ndrangheta operanti nella piana lametina.

Gli sforzi investigativi hanno quindi condotto, fra gli altri, all’odierna confisca, che ha avuto come oggetto una villa ubicata nella zona sud della citta’, risultata nella disponibilità concreta dell'uomo, nonostante fosse formalmente intestata a terze persone, un suv e varie disponibilita’ finanziarie. I mirati accertamenti patrimoniali e reddituali delle “fiamme gialle”, condivisi dalla Procura della Repubblica, sono infatti riusciti definitivamente a dimostrare che i beni confiscati sono di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dall’indiziato. Cio’ ha consentito alle “fiamme gialle” di fornire alla magistratura un solido quadro indiziario per disporre la confisca dei cespiti patrimoniali rivelatisi di origine illecita o ingiustificati, il cui valore si attesta in oltre 335.000,00 euro.

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