Lamezia: Dissequestrati alcuni beni ai Trovato

tribunale_catanzaro-ok.jpg

Lamezia Terme – Ad un mese dal sequestro dei beni riferibili a Franco Trovato, coinvolto nell’Operazione Perseo, il Tribunale del Riesame di Catanzaro (presidente Valea e a latere i giudici Tarantino e Saccà) ha annullato in parte il decreto, disponendone così il dissequestro e la restituzione solo per una parte di beni intestati ai parenti del Trovato (il padre e i due fratelli) accogliendo le istanze degli avvocati Salvatore Cerra, Antonio Larussa e Giuseppe Di Renzo. 

I beni, che nel totale ammontavano a due milioni e centomila euro, erano riferibili a Franco Trovato ma intestati ad alcuni suoi familiari: ad Alessandro Trovato era stato sequestrato un terreno ed un appartamento, ad Antonio Trovato un conto corrente ed un’automobile, mentre a Concetto Trovato e Barbara Bova erano stati sequestrati un appartamento, diversi automezzi e un conto corrente. 

Il Tribunale si è espresso comunque per il non dissequestro dei beni intestati direttamente a Franco Trovato, confermando la misura cautelare reale disposta sui capannoni ed uffici in via del Progresso dove ha sede la Eurocarsud Sas e la All Car Srl, riconducibili all'imputato. Intanto si attendono gli ulteriori ricorsi della misura. 

Dalle indagini, portate avanti per sei mesi dalla Guardia di Finanza, erano emersi accertamenti patrimoniali sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati ed i beni erano stati sequestrati, nonostante non fossero direttamente intestati a Franco Trovato, ma a persone formalmente estranei alle varie vicende penali, proprio perché secondo la magistratura venivano utilizzati “nella consapevolezza che sono stati acquisiti con proventi di attività illecite condotte dal parente imputato".

C. S.

© RIPRODUZIONE RISERVATA