Lamezia: inchiesta slot machine, tra i 5 indagati anche consigliera Caruso

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Lamezia Terme – Il sostituto procuratore Santo Melidona ha notificato cinque avvisi di garanzia nei confronti di Giuseppe Cristaudo, Titina Carolina Caruso (consigliera comunale di Forza Italia), Pietro Antonio Caruso, Anna Maria Caruso e Antonella Vitiello, accusati a vario titolo di riciclaggio, peculato, bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata. In particolare la guardia di finanza aveva scoperto una fraudolenta spoliazione di beni in capo a due società lametine, la Caruso Group Srl e l’Automatic Games Srl, operanti nel campo della gestione di “slot machine”. I finanzieri hanno ricostruito, tramite accertamenti bancari, esami documentali e altre attività, le movimentazioni anomale di liquidità che transitavano sul conto corrente personale del coniuge del titolare di fatto di una delle aziende fallite. Il gruppo imprenditoriale avrebbe utilizzato un prestanome in qualità di amministratore unico di una delle società, affetto da una patologia degenerativa, inducendolo a compiere atti svantaggiosi per se e vantaggiosi per gli amministratori di fatto.

Inoltre le indagini hanno portato anche al sequestro preventivo su richiesta del G.i.p. del tribunale lametino di 1.600.000 circa ed il divieto dell’esercizio di attività d’impresa e direttiva nei confronti di tutti i soggetti denunciati. Le fiamme gialle hanno sequestrato beni mobili ed immobili nella disponibilità degli indagati, costituiti da terreni,  fabbricati e conti correnti bancari.

Nessuna connessione secondo gli inquirenti tra l’attività politica della consigliera comunale Carolina Caruso all’attività aziendale.

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