Lamezia: omicidio Amendola, assolti dall’accusa di falsa testimonianza

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Lamezia Terme – Assolti perché il fatto non costituisce reato. Per questo motivo sono stati assolti, A.M. e G.F., difesi dagli avvocati Massimo Sereno e Aldo Ferraro, accusati di aver reso falsa testimonianza nel processo per l’omicidio di Roberto Amendola. Nel corso del processo sarebbe emerso che i due avrebbero reso falsa testimonianza perché minacciati. Due anni ciascuno era stata la richiesta di condanna del pubblico ministero, mentre il giudice ha assolto entrambi, riservandosi 90 giorni per le motivazioni.

I fatti erano emersi nel corso del processo davanti alla Corte D’assise di Catanzaro per l’omicidio di Roberto Amendola, durante il quale vennero sentiti A.M. e G.F. in qualità di testimoni. I due ascoltarono una conversazione ambientale per riconoscere chi stesse parlando ma negarono di riconoscere l'interlocutore quando, in fase di indagine, ascoltando la stessa conversazione, riconobbero Domenico Giampà. La conversazione era stata captata dall’autovettura di Roberto Amendola proprio negli istanti precedenti all’omicidio.

I due testimoni furono accusati di falsa testimonianza e fu la stessa Corte di Assise a trasmettere gli atti alla Procura per formalizzare l’accusa. La stessa Corte d’assise, acquisì le dichiarazioni predibattimentali dei due testimoni, ritenendo che fossero stati minacciati ma che comunque le loro dichiarazioni potessero essere utilizzate.  

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