Catanzaro - È stata acquisita agli atti del processo che vede imputati i coniugi Marco Gallo e Federica Guerrise per l'omicidio di Francesco Berlingieri, il fruttivendolo di 57 anni ucciso la sera del 19 gennaio del 2017 a Lamezia, la relazione dinamica realizzata dalla polizia scientifica sulla base delle immagini acquisite dalle telecamere di privati o di attività commerciali, che ripercorre il percorso intrapreso dagli imputati il 18 e il 19 gennaio 2017 (giorno dell'omicidio). Nella precedente udienza, il presidente Alessandro Bravin non aveva ammesso la riproduzione del video perché lo stesso non era stato preventivamente messo a disposizione della difesa. Effettuate tutte le procedure di rito, questa mattina, gli avvocati difensori Antonello Mancuso e Francesco Siclari hanno avuto la possibilità di contro esaminare quanto prodotto dalla pubblica accusa, rappresentata in Aula dal Pm Marta Agostini.
I coniugi Gallo, considerati dall'accusa anche partner criminali, erano stati incastrati dall’analisi dei filmati di videosorveglianza privati e delle celle telefoniche. La donna, in particolare, che ha assistito alle deposizioni dei teste e alla proiezione della relazione dinamica dai banchi della difesa mentre Gallo era collegato in video conferenza. La giovane avrebbe – secondo l'accusa – assunto il ruolo di “specchietto”, effettuando dei sopralluoghi a bordo della sua Fiat 600, appostandosi nei pressi del negozio e poi avvisando telefonicamente il marito dell'arrivo dell'obiettivo. Nel corso dell'udienza odierna sono state scandagliate le fasi precedenti e contestuali all'omicidio anche mediante le deposizioni degli investigatori e dei tecnici che hanno diretto le indagini ed effettuato i riconoscimenti della Fiat 600 di proprietà della Guerrise e della moto utilizzata dal presunto killer mentre nella prossima udienza, fissata per il prossimo 10 di luglio, l'accusa ha citato il consulente che si è occupato della geolocalizzazione delle celle telefoniche.
B.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
