Lamezia, operazione "Filo Rosso": obbligo di dimora per Fabio Vescio

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Lamezia Terme - Obbligo di dimora, per Fabio Vescio, il giovane che era rimasto coinvolto nell’operazione "Filo Rosso" del giugno 2017. Il 22enne, difeso dall’avvocato Sergio Vescio, si trovava ai domiciliari dopo che il Tribunale di Catanzaro, nell’agosto 2017, aveva sostituito la misura cautelare in carcere. Oggi, quindi, il Tribunale ha accolto l’istanza del legale e gli è stata sostituita la misura anche in considerazione del lungo lasso di tempo trascorso e della fase avanzata di trattazione del processo (giunto ormai alla fase conclusiva nelle forme del giudizio abbreviato) applicando, nei confronti del giovane la misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 19 alle 7:30.

L’operazione, scattata nel 2017, con la quale era stato eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla DDA di Catanzaro nei confronti di presunti affiliati alla cosca Giampà di Lamezia con accuse che vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso e di numerose estorsioni a carico di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, oltre che di una serie di intimidazioni consistite nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e di danneggiamenti con l'utilizzo di ordigni esplosivi, oltre a numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.

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