Lamezia, operazione “Nuove Leve” della cosca Giampà: in 14 ammessi all’abbreviato

palazzo-di-giustizia-Catanzaro-tribunale_2015.jpg

Catanzaro – Saranno 14 gli imputati nel processo “Nuove Leve” ad essere giudicati con il rito abbreviato. Si apre un’altra pagina, quindi, nel procedimento scaturito dall’operazione che, proprio un anno fa, aveva “incastrato” quella che gli inquirenti hanno chiamato la nuova generazione della cosca Giampà. Nella scorsa udienza a dicembre, erano state formalizzate le richieste di rito: 14 quelli che avevano chiesto di essere processati con rito alternativo.

Saranno processati con il rito abbreviato: Vincenzo Giampà, 49 anni, detto il “Camacio”; Eugenio Giampà, 28 anni; Roberto Castaldo, 27 anni; Gregorio Scalise, 25 anni; Giuseppe Paone, 23 anni; Francesca Allegro, 32 anni; Francesco Renda, 33 anni; Michele Muraca, 53 anni; Claudio Paola, 31 anni, detto “Trachino”; Marco Francesco De Vito, 43 anni; Danilo Cappello, 28 anni, detto “Kirbi” Andrea Mancuso, 25 anni; Vincenzo Vigliaturo, 26 anni. Ammessa la richiesta avanzato da Maria Muraca, 28 anni, di essere processata secondo il rito abbreviato condizionato all'escussione del collaboratore Domenico Giampà.

Quattro imputati, Pasquale Mercuri, 28 anni, Francesco Morello, 32 anni; Luigi Notarianni, 25 anni; Vincenzo Bonaddio, 58 anni, detto “ca-ca”, avevano chiesto di procedere con il rito ordinario. Il Gup ha deciso di mandare a giudizio tre persone: Morello, Bonaddio e Mercuri, e per loro il processo continuerà il 17 aprile al Tribunale di Lamezia.

Per quanto riguarda Luigi Notarianni, il Gup ha deciso per il proscioglimento: su di lui pendeva l’accusa di “violazione di domicilio e minaccia aggravata”. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato lui ad essersi introdotto nel 2011 nell’abitazione del collaboratore Angelo Torcasio, posizionando delle bottiglie di spumante sul pavimento. Un’accusa per la quale è stato prosciolto.

Costituite anche le parti civili: il Comune di Lamezia Terme, l’associazione Antiracket, Vincenzo Perri, Giovanni Vitale e la Regione Calabria. Si tornerà in aula per i riti abbreviati, così come stabilito dal Gup, il 13 aprile, quando ci sarà la requisitoria del pubblico ministero con le relative richieste. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Antonio Larussa, Wanda Bitonte, Salvatore Cerra, Francesco Gambardella, Aldo Ferraro, Giuseppe Spinelli, Saverio Loiero, Rita Cellini, Giusy Caliò, Pipicella.

I giovani finiti in manette nell’operazione “Nuove Leve” sono considerati la “nuova generazione” della cosca, quella che avrebbe voluto prendere il posto, rimpiazzando, gli appartenenti alla cosca Giampà in carcere. I giovani, infatti, come emerso dalle indagini della Polizia, che ha portato a termine l’operazione, si sarebbero adoperati per continuare nell’esercizio delle attività estorsive sul territorio per conto dei capi cosca sottoposti a regime detentivo.

Le accuse a loro carico variano dall’associazione per delinquere di stampo mafioso e di numerose estorsioni ai danni di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, nonché di atti intimidatori consistiti nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e di danneggiamenti con l'utilizzo di ordigni esplosivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA