Lamezia: operazione Spare Tyre, Cassazione: processo da rifare in appello per alcuni imputati

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Lamezia Terme – Si è pronunciata la sesta sezione penale della Corte di Cassazione sulla posizione di alcuni imputati nel processo che ha preso avvio dall’operazione Spare Tyre, con la quale i carabinieri avevano scoperto una fitta rete di spaccio su Lamezia con contatti anche nell’area reggina, grazie ad alcune parentele, in particolare nei comuni di Delianuova, Cinquefrondi, Sinopoli, Cittanova, e Taurianova e che si estendeva anche nell’area del Reventino nei comuni di Platania, Soveria Mannelli e Decollatura.

Nel terzo grado di giudizio i giudici della Cassazione hanno deciso di annullare senza rinvio la sentenza con trasmissione degli atti al Tribunale di Reggio Calabria, per Emanuele Strangis, che era stato condannato in primo grado a due anni e otto mesi di reclusione e in appello a 2 anni 2 mesi e 20 giorni.

Per gli altri imputati, la sentenza di appello è stata annullata con rinvio: si tratta in particolare di Giuseppe Pulicicchio, Pasquale Nicotera; Francesco Parisi; Giuseppe Parisi; Cristian Greco, Filippo Santoro e Eduardo Gustavo Quiroga, che erano stati condannati dalla Corte d’Appello di Catanzaro a pene che andavano dai 4 mesi ai 3 anni.

Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Lucio Canzoniere, Salvatore Cerra, Antonio Larussa e Massimo Sereno.

L’operazione Spare Tyre, letteralmente “ruota di scorta”, prese appunto il nome dal fatto che durante la perquisizione di un’auto proveniente dalla provincia di Reggio, i carabinieri trovarono occultati proprio nella ruota di scorta 400 grammi di sostanza stupefacente. Si trattava di un “corriere” proveniente dal reggino e che riforniva la rete lametina dedita allo spaccio. Tutto ebbe inizio, comunque, in un arco temporale che va dal febbraio 2012 al maggio 2013.

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