Lamezia: picchia la moglie e la lascia al freddo insieme alla figlia, arrestato 32enne

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Lamezia Terme – Violenze ripetute contro la moglie per poi cacciarla fuori casa, al freddo, insieme alla figlia di soli 11 mesi. E’ accaduto a Lamezia, la scorsa notte, quando il personale del commissariato di Polizia, dopo aver ricevuto richesta di soccorso, è intervenuto nei pressi di piazza Mazzini, dove hanno trovato una donna sotto una tettoia del supermercato, sotto la quale si era riparata con in braccio la bimba piccola. Dopo aver ricostruito i fatti, la Polizia ha arrestato B.B., 32 anni, di origine marocchina ma residente a Lamezia, nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia.

La giovane, anche lei di origine marocchina, ha riferito loro di essere stata aggredita dal marito il quale le aveva lanciato addosso un bicchiere che l’aveva colpita alla testa, l’aveva  afferrata dal collo e dopo averla colpita ripetutamente con pugni alla testa, le aveva rotto il telefono per impedirle di chiamare la Polizia. L’aveva mandata, poi, con in braccio la bambina, fuori casa con la forza, incurante persino della tenera età della figlia e della bassissima temperatura della notte. La donna e la bambina sono state soccorse richiedendo l’intervento di un’ambulanza e trasportate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme. I Poliziotti hanno effettuato un sopralluogo all'interno dell'abitazione e tra le altre cose hanno notato che l’uomo stava tranquillamente dormendo a letto e che all'interno della stanza da letto aleggiava un forte odore di alcool.

Applicando il Protocollo Operativo EVA, predisposto dalla Polizia di Stato a tutela delle vittime di violenze familiari, la donna e la bambina sono state messe in sicurezza e  l’uomo tratto in arresto. Infatti i Poliziotti avevano accertato che la donna aveva più volte denunciato i comportamenti violenti dell’uomo in ambito familiare, il quale, spesso sotto l’effetto di bevande alcoliche, aveva già sottoposto la moglie a soprusi e atti vessatori e violenti, minacciandola di morte con una mannaia ed in passato rompendole con un pugno il setto nasale. Tale allarmante situazione, emersa dalle indagini immediatamente avviate, ha determinato l’arresto dell’uomo, che su disposizione del  Sost. Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, dottoressa Marta Agostini, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Commissariato di Lamezia Terme in attesa del rito direttissimo.

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