Lamezia, Presidente Juventus club assolto dall'accusa di aver proiettato partite in modo illecito

tribunale-lamezia-2019_91592_33667.jpg

Lamezia Terme – Violazione della legge sul diritto d'autore. È questa l’accusa contestata al presidente dello Juventus Club Doc "Claudio Marchisio" di Lamezia Terme, oggi assolto dal tribunale. La vicenda trae origine dal sequestro preventivo di una smart card effettuato dai Carabinieri di Nocera Terinese, con l'ausilio di un tecnico Mediaset s.p.a., nel 2017. Nello specifico è stato contestato il fatto che, all'interno del Club, sarebbe stata proiettata illecitamente la visione della partita di calcio del campionato di seria A Sassuolo-Juventus del 17 settembre del 2017, con un contratto di tipo residenziale e non commerciale, con lo scopo di lucro. Al momento del sequestro erano presenti circa 15 persone che assistevano all'incontro. Successivamente, a seguito di presentazione di ricorso al Tribunale del Riesame di Catanzaro, quest'ultimo ha accolto la tesi difensiva (a sostegno della quale vi era stata inoppugnabile supporto documentale) del difensore Francesco Amantea, secondo cui, nel caso di specie, non essendo pubblicizzato l'evento, non avendo pagato i presenti alcun biglietto di ingresso e non essendoci la prova di una vendita di prodotti all'interno del Club, il sequestro preventivo impugnato doveva essere annullato per mancanza dei suoi presupposti giuridici.

Pertanto, il Tribunale, ha annullato il sequestro. La Procura della Repubblica di Lamezia, però, ha deciso comunque di citare a giudizio Antonino Suppa (in qualità di presidente del Club). Ieri, all'udienza davanti al Tribunale monocratico di Lamezia Terne, il Giudice, in accoglimento delle tesi difensive basate sulla assenza dello scopo di lucro, necessario ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art.171 ter legge 633/1941, e sulla base di una incisiva prova documentale, ha assolto Suppa con la formula perché il fatto non sussiste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA