Lamezia, processo a “clan Greco”: udienza preliminare per 14 persone, costituite parti civili

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Lamezia Terme - Si sono presentati davanti al Gup Pietro Carè, a Catanzaro, con l’accusa di aver fatto parte di quello che gli inquirenti chiamano il “clan Greco”, 14 persone per l’udienza preliminare. Oggi, i difensori hanno chiesto la scelta dei riti e il processo è stato poi rinviato al febbraio 2019. Nel luglio scorso la Dda chiese il processo per 14 persone: Sergio Ugo Roberto Greco (difeso dagli avvocati Lucio Canzoniere e Antonio Larussa), Cristian Greco (con gli avvocati Antonio Larussa e Salvatore Cerra), Giovanni Roberto(con l’avvocato Gianluca Careri), Vincenzo Greco (con l’ avvocato Aldo Ferraro), Giovannino Greco(con l’ avvocato Antonio Larussa), Davide Belvedere (con l’ avvocato Gianluca Careri), Carmelo Furci (con l’ avvocato Giancarlo Nicotera), Vincenzo Furci (con l’ avvocato Giancarlo Nicotera), Antonio Salatino (con gli avvocati Giuseppe Spinelli e Antonio Larussa), Giovanni Pujia (con l’ avvocato Gianluca Careri), Maikol Rotundo (difeso dall’avvocato Lucio Canzoniere), Angelo Anzalone (con l’ avvocato Antonio Larussa), Francesco Rocca (con l’avvocato Annarita Amato) e del collaboratore di giustizia Luca Piraina Luca (con l’avvocato Mafrici). Un gruppo criminale, quello dei Greco, che gli inquirenti reputano “sostanzialmente autonomo, seppure inserito nel contesto ‘ndranghetistico lametino”.

All’udienza si sono costituite parti civili l’Associazione Antiracket A.L.A. (con l’avvocato Carere) ed il Comune di Lamezia Terme (con l’avvocato Restuccia), e gli imputati hanno a loro volta chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, ad eccezione di Vincenzo Greco, che ha invece chiesto di essere giudicato con rito ordinario. Il giudice ha quindi rinviato il processo all’udienza dell’11 febbraio per la discussione del Pm e dell’avvocato Aldo Ferraro per la posizione di Vincenzo Greco, nonché per l’inizio del rito abbreviato nei confronti di tutti gli altri imputati.

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