Lamezia, processo a collaboratori di giustizia della cosca Giampà: 8 condanne e un'assoluzione

palazzo-di-giustizia-Catanzaro-tribunale_2015.jpg

Lamezia Terme - Otto condanne e un’assoluzione. Così, dopo la sentenza emessa nel gennaio scorso con la condanna di 13 collaboratori di giustizia lametini per una serie di omicidi avvenuti a Lamezia dal 2005 nel corso di una sanguinosa guerra tra cosche per il controllo del territorio, il gup ha ora emesso la sentenza su alcuni reati per i quali il giudice allora si era dichiarato incompatibile. La sentenza è stata letta dal gup del Tribunale di Catanzaro Ciriaco a carico di 9 collaboratori di giustizia a conclusione nel processo con rito abbreviato. Tra i reati contestati anche una serie di rapine. La pena più pesante è stata inflitta a Giuseppe Giampà, ritenuto a capo dell'omonima cosca dopo la carcerazione del padre, Francesco Giampà "il professore". Assolto, invece, Mario Francesco Meliadò. In questo processo sono costituite parte civile, il Comune di Lamezia Terme, l’Ala, la Regione Calabria e alcune delle persone offese. Il Tribunale, infine, si è riservato 60 giorni per il deposito delle motivazioni.

La sentenza:

Giuseppe Giampà - 16 anni e 5 mesi di reclusione

Angelo Torcasio - 15 anni e 8 mesi di reclusione

Saverio Cappello - 5 anni di reclusione

Rosario Cappello - 7 anni e 4 mesi di reclusione

Giuseppe Cappello - 4 anni di reclusione

Francesco Vasile - 6 anni e 8 mesi di reclusione e mille euro di multa

Battista Cosentino - 7 anni di reclusione e mille euro di multa

Luca Piraina - 4 anni di reclusione

 

Mario Francesco Meliadò - Assolto

Inoltre, Francesco Vasile è stato condannato a risarcire Francesco e Pasqualino Perri in quanto proprietari di attività commerciali che hanno subito una rapina contestata allo stesso Vasile.

R.V.

omicidio-francesco-torcasio2.jpgIl luogo dell'omicidio di Francesco Torcasio avvenuto il 7 luglio 2011

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA