Lamezia, processo Chimera: al via le discussioni degli avvocati

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Lamezia Terme - Dopo le pesanti condanne richieste dal Pm Elio Romano con pene dai 3 ai 21 anni di reclusione nei confronti dei cinque imputati che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario nell’ambito del processo Chimera contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, sono iniziate oggi le discussioni degli avvocati. Associazione mafiosa, spaccio ed estorsione sono i principali reati, a vario titolo, contestati dall’accusa ai 5 imputati: Cesare Gualtieri, Peppino Festante, Lucia Vaccaro, Massimo Crapella e Giancarlo Puzzo. Davanti al Presidente Carè e, a latere, i giudici Aragona e Martire, gli avvocati Gianluca Careri, Lucio Canzoniere e Ferruccio Mariani hanno discusso chiedendo, a conclusione, l’assoluzione per i loro assistiti.

L’intervento dell’avvocato Careri, che difende Massimo Crapella, si è concentrato sulla deposizione di un testimone, titolare di una rivendita su via del Progresso a Lamezia avvenuta nel corso delle scorse udienze. All'imputato è contestato dall'accusa il reato di estorsione: “Ci troviamo solo davanti ad uno sconto praticato anche ad altri clienti” ha sottolineato il legale durante la sua discussione. L’avvocato ha evidenziato, quindi, come dalle dichiarazioni del teste non sarebbero emerse condizioni per ipotizzare il reato contestatogli. In merito alle circostanze aggravanti l’avvocato ritiene siano “insussistenti”. L’avvocato Careri “eccependo l'inutilizzabilità prima ancora dell'inidoneità delle dichiarazioni della persona offesa a fondare da sole il giudizio di colpevolezza a carico del proprio assistito, ha concluso chiedendone l'assoluzione.

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La parola è passata poi all’avvocato Lucio Canzoniere in difesa di Cesare Gualtieri ’69 e Lucia Vaccaro. L’avvocato è intervento in particolare sul capo 1 (partecipazione ad associazione di tipo mafioso). Diversi i punti sui quali è stata focalizzata l’attenzione: dalla sentenza Spes nella quale l’imputato Gualtieri è stato assolto alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. In particolare, ricorda il legale, Umberto Egidio Muraca che ha detto: “non faccio parte di nessuna associazione”, sottolinea il legale “non ha mai menzionato Cesare Gualtieri”. L’avvocato ribadisce più volte che si tratta solo di un “automatismo familiare e sociale” che collegherebbero l’imputato alla cosca. Altro collaboratore citato è Rosario Cappello che faceva parte della commissione della cosca Giampà. L’avvocato ricorda un episodio: “un’estorsione di 10mila euro, 3mila euro andavano ai Gualtieri (in quanto ricadente in un territorio di sua competenza). Incontrando Cesare Gualtieri gli chiede dove sia il fratello Federico (poi ucciso)”. Da qui la deduzione del legale: “anche la cosca avversaria non lo riconosce come un intraneo alla cosca”. Inoltre il legale Canzoniere sottolinea come anche nelle dichiarazioni di altri collaboratori come Giuseppe Giampà, Angelo Torcasio e Battista Cosentino non emerge nulla di rilevante. “Nessun collaboratore parla di Lucia Vaccaro”, conclude. Pertanto l’avvocato chiede l’assoluzione da tutti i capi d’accusa per Cesare Gualtieri e Lucia Vaccaro.

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Conclude questa prima udienza dedicata alle discussioni della difesa, l’avvocato Mariani che difende Giancarlo Puzzo. Puzzo nel 2009 ha effettuato dei lavori con la sua ditta in località Lenza nella costruzione di un’area di servizio. Nel corso degli anni la ditta ha subito diverse intimidazione, questo da come emerso nel corso delle scorse udienze per le quali Puzzo ha denunciato solo in un secondo momento “per paura” e, sottolinea il legale “aveva anche deciso di lasciare il lavoro”. L’avvocato affronta anche il rapporto del suo assistito con Pasquale Cerra “un rapporto di lavoro” dice. L’avvocato chiede pertanto una sentenza di assoluzione per il suo assistito. Nella prossima udienza, in programma per il 9 marzo, gli avvocati concluderanno le discussioni e vi sarà, inoltre, la possibile sentenza.

R.V.

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