Lamezia, processo "Eumenidi" abbreviato: assolto l’ex sindaco Mascaro - VIDEO

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Lamezia Terme - È stato assolto “perché il fatto non sussiste” l’ex sindaco Paolo Mascaro (difeso dagli avvocati Giuseppe Spinelli e Dina Marasco) rimasto coinvolto nell’inchiesta “Eumenidi”. “Siamo soddisfatti. Credevamo che alla fine la giustizia avrebbe fatto il suo corso e che si giungeva a quella che era l’assoluzione, a nostro parere inevitabile, non vi erano presupposti per l’accusa. Merito dei miei difensori che hanno ben saputo chiarire ogni aspetto della mia totale estraneità a quella che era l’ipotesi di reato contestata”. Questo il suo commento a caldo. I suoi legali si dicono soddisfatti anche per la motivazione dell'assoluzione piena, perchè il fatto non sussiste.

Assolto Giuseppe Gatto e condannato Francesco Buffone

Assolto anche Giuseppe Gatto (difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Valerio Donato) perché il fatto non costituisce reato. Condanna ad 8 mesi invece per Francesco Buffone (difeso dall'avvocato Renzo Andricciola). Questo il dispositivo letto dal Gip Fontanazza nel tribunale lametino. Si è concluso così, con due assoluzione e una condanna, un primo capitolo dell’inchiesta “Eumenidi” per i tre imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato.

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La vicenda che ha portato all'operazione "Eumenidi"

Nel 2017 il terremoto giudiziario alla Sacal, la società di gestione dell'Aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Corruzione, peculato, falso, abuso d’ufficio e varie forme di concussione, questi i reati contestati, a vario titolo, che avevano portato all'esecuzione della complessa operazione da parte del Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e dalla Polizia di Frontiera di stanza all'aeroporto. 21 il numero degli indagati (in diciotto hanno scelto di essere processati con il rito ordinario che partirà il 24 settembre prossimo).

Nel processo con il rito alternativo, nelle scorse udienze, il Pm Agostini ha chiesto la condanna di tutti e tre gli imputati, Paolo Mascaro, Francesco Buffone e Giuseppe Gatto, alla pena di 5 mesi e 10 giorni di reclusione. I tre sono finiti a processo con l’ipotesi del reato di abuso d’ufficio. In particolare, all’ex sindaco Mascaro (difeso dagli avvocati Giuseppe Spinelli e Dina Marasco) viene contestato l’abuso d’uffico per la nomina di Ionà come consigliere amministrativo della Sacal; a Gatto (difeso dall’avvocato Francesco Gambardella) la nomina di Pierluigi Mancuso a direttore generale della Sacal e a Buffone (difeso dall'avvocato Renzo Andricciola) per la vicenda relative a garanzia giovani.

Nel corso del processo che si conclude nell’arco di pochi mesi, l’avvocato Paolo Mascaro ha fatto delle dichiarazioni spontanee nel corso delle quali ha percorso punto per punto, soffermandosi sui particolari della vicenda che lo vede sottoposto a giudizio. Lunedì scorso, invece, erano iniziate davanti al Gip Carlo Fontanazza le discussioni dei difensori. In particolare, l’avvocato Spinelli per l’ex sindaco Paolo Mascaro, e l’avvocato Andricciola per Francesco Buffone. Entrambi i difensori, in quell’occasione, hanno contestato ogni addebito a carico dei propri assistiti. Si è discussa pure la posizione di Emanuele Ionà il quale ha optato per il rito ordinario che inizierà a settembre. Concluse le discussioni delle difese, è arrivata la sentenza. Parti civili si sono costituite la Sacal, rappresentata dall’avvocato Michele Cerminara, il Comune di Lamezia Terme con l’avvocato Caterina Restuccia e la Regione con l’avvocato Rosario Gioffrè.

Ramona Villella

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