Lamezia, processo 'Rinascita Scott': difensori chiedono spostamento competenze da tribunale Vibo a Catanzaro

aula-bunker-Terina-Lamezia-20207_a56c4.jpg

Lamezia Terme- Prosegue nell'aula bunker di Lamezia il processo Rinascita Scott. La giornata di oggi è stata dedicata alla formulazione delle eccezioni preliminari che i difensori degli imputati hanno sollevato durante l’intera udienza, protrattasi fino alle 18. Nullitá del decreto dispositivo del giudizio per omesso interrogatorio di alcuni imputati, nullità del provvedimento di stralcio dei vari tronconi del procedimento perchè non motivato, inutilizzabilità di intercettazioni e di atti di indagine: è di questo che si è discusso oggi, nonchè della opportunità, sostenuta da alcuni difensori, che l’unitarietà del processo comporti uno spostamento della competenza a giudice l’intero processo alla Corte di Assise di Catanzaro, dinanzi alla quale pende il troncone relativo agli omicidi commessi nell’interesse della cosca mafiosa contestata nel troncone pendente davanti al Tribunale di Vibo, che si sta celebrando nell’aula bunker di Lamezia. Tra le varie questioni, quindi, c’è l’eventuale spostamento della competenza a celebrare il processo dal Tribunale di Vibo (che procede per associazione mafiosa e altri reati minori) alla Corte di Assise di Catanzaro (competente per gli omicidi contestati in Rinascita Scott)

Nel pomeriggio è stata la volta dei Pubblici Ministeri, De Bernardo e Frustaci, che hanno replicato alle eccezioni dei difensori, chiedendo il rigetto sulla base di una serie di documenti e di sentenza oggi prodotte. Il Collegio ha quindi rinviato il processo all’udienza di martedì 26 gennaio per sciogliere la riserva su tali questioni, ed all’esito passare eventualmente ad affrontare le richieste di prova. Nel nutrito collegio difensivo intervenuto oggi gli Avvocati Aldo Ferraro, Leopoldo Marchese, Enzo Galeota, Armando Veneto, Giovanni Marafioti, Enzo Gennaro, Mario Murone, Francesco Calabrese, Diego Brancia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA