Lamezia, sequestro beni per oltre sei milioni di euro

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Lamezia Terme – Un sequestro beni per un valore di oltre sei milioni di euro è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, coordinati dal procuratore della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, e dai sostituti procuratori, Fabiana Rapino e Elio Romano, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro di beni, emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale.

Il destinatario della misura è Silvestro Luigi Criolesi Esposito, originario di Lamezia Terme, coinvolto nel 2012 nell’operazione “Miseria e Nobiltà”, condotta dal G.i.c.o. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, e in precedenza condannato in via definitiva per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione illegale di armi e munizioni, bancarotta fraudolenta ed evasione.

Nel corso delle indagini patrimoniali, condotte dalle fiamme gialle, è stato riscostruito un complesso patrimoniale, il cui valore, secondo quanto emerso, sarebbe sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all’attività economica svolta.

Il provvedimento di sequestro, eseguito con la collaborazione dello S.c.i.c.o. della Guardia di Finanza di Roma e dei reparti del corpo competenti per territorio, ha riguardato tre complessi aziendali, con sede ad Agliana, nella provincia di Pistoia, ad Arona, nel novarese, e a Roma, poi relative quote societarie, diciassette fabbricati a Lamezia Terme, tre automezzi e diversi rapporti bancari e finanziari, il tutto per un valore complessivo stimato superiore a sei milioni di euro. I fabbricati sequestrati con questo provvedimento, erano stati sequestrati anche nel 2012 e nel 2015, in quanto Criolesi era stato denunciato, nel 2012, per il reato di trasferimento fraudolento di valori. 

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