Lamezia, giostraio assolto per tentato omicidio moglie e condannato a 3 anni per lesioni personali e minacce

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Lamezia Terme - È stato assolto dall'accusa di tentato omicidio e condannato alla pena di tre anni di reclusione per il reato di lesioni personali e minacce aggravate, il giostraio Pasquale Gagliardi. La vicenda risale all'estate del 2014, quando, Gagliardi venne arrestato il 29 agosto con l'accusa di aver tentato di uccidere la moglie colpendola al torace con un coltello da cucina con una lama d'acciaio lunga 18 cm, dopo una lite scaturita per motivi di gelosia. In seguito all'aggressione la vittima era stata ricoverata all’ospedale in prognosi riservata. Era seguito l'approfondimento delle indagini con la successiva richiesta di rinvio a giudizio del giostraio. Durante il lungo dibattimento sono stati ascoltati i vari testimoni, nonché i consulenti medici legali di parte con esami comparimetrici tesi a ricostruire la dinamica dell'aggressione. Oggi la discussione.

Nella sua requisitoria la pubblica accusa, rappresentata da Marta Agostini, ha ribadito tutte le accuse chiedendo la condanna di Gagliardi per tentato omicidio aggravato e minacce, con una pena di otto anni di reclusione. Nella sua arringa difensiva il legale dell'imputato, l’avvocato Giancarlo Nicotera, si è opposto a tale ricostruzione sostenendo che non esistevano nella presente vicenda intenti o azioni omicidiarie da parte di Gagliardi. Oggi la sentenza del Tribunale Collegiale di Lamezia Terme, presieduto da Maria Teresa Caré e, a latere, i giudici Luana Loscanna e Luca Nania, che accogliendo la tesi difensiva ha assolto Gagliardi dall'accusa di tentato omicidio, derubricando il reato in quello meno grave di lesioni personali e minacce aggravate condannandolo alla pena di tre anni di reclusione.

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