Lamezia, traffico e spaccio di droga per cosca Giampà: chieste pene dai 6 ai 18 anni

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Lamezia Terme – Il pubblico ministero Elio Romano, al termine della sua requisitoria, nell’ambito del processo “Bianco e Nero” ha chiesto pene dai 6 ai 18 anni di carcere per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Nell’aula bunker del Tribunale di Catanzaro continua infatti il procedimento nei confronti di oltre cinquanta persone, finite a processo perché ritenute gregari e affiliate alla cosca Giampà di Lamezia.

Secondo l’accusa gli imputati farebbero parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti che avrebbe fatto riferimento alla cosca lametina. L’operazione dalla quale scaturisce il processo, chiamata “Bianco e Nero”, aveva visto impegnata la Squadra Mobile di Catanzaro e il Commissariato di Lamezia con l’esecuzione di perquisizioni, arresti e denunce.

Secondo il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, che aveva chiesto il rinvio a giudizio per 57 persone, tra il 2004 e il 2012, l’organizzazione, che faceva capo agli esponenti di spicco della cosca Giampà, avrebbe avuto il controllo del narcotraffico, nell’area di Lamezia “quale epicentro del traffico della droga”, e aveva evidenziato “capacità di approvvigionamento nelle province di Reggio Calabria (Area di Rosarno), Vibo Valentia (area di Maierato e Limbadi), Cosenza, Crotone e Milano e si è dimostrato attivo nella commercializzazione di quantitativi anche ingenti, di sostanza stupefacente: cocaina, eroina, marijuana e hashish anche proveniente dal Sudamerica”.

Spaccio che sarebbe stato finalizzato anche a rimpinguare le casse della cosca per acquistare armi e mezzi per i delitti, oltre che per la retribuzione periodica degli affiliati e l’acquisto di ulteriori stupefacenti in una viziosa sorta di circolo economico. Nel corso dell’udienza il Pm, inoltre, ha chiesto l’acquisizione di una memoria con allegati gli atti di due decreti di citazione in giudizio dei Greco che ha visto l’opposizione dell’avvocato Gianluca Careri. Il Tribunale ha accolto l’opposizione del difensore restituendo gli atti al Pm.

Le richieste di condanna

  • Giuseppe Ammendola, 12 anni
  • Andrea Angotti, 12 anni
  • Vincenzo Arcieri, 12 anni
  • Salvatore Ascone, 12 anni
  • Davide Belvedere, 10 anni
  • Danilo Cappello, detto “Kirbi”, 12 anni
  • Giuseppe Cappello, 12 anni
  • Roberto Castaldo, 10 anni
  • Francesco Cerra, 12 anni
  • Domenico Chirico, “u batteru”, 12 anni
  • Domenico Cracolici, 12 anni
  • Andrea Crapella, 12 anni
  • Emiliano Fozza, 14 anni
  • Antonio Giampà, 10 anni
  • Davide Giampà, 12 anni
  • Domenico Giampà, 6 anni (collaboratore di giustizia)
  • Eugenio Giampà, 12 anni
  • Vincenzo Giampà, detto “Enzo”, 12 anni
  • Cristian Greco, 10 anni
  • Giovannino Greco, 10 anni
  • Sergio Ugo Greco, 10 anni
  • Giuseppe Grutteria, 12 anni
  • Luigi Leone, 10 anni
  • Bruno Malvaggio, 12 anni
  • Michael Mercuri, 12 anni
  • Pasquale Mercuri, 10 anni
  • Maurizio Molinaro, 16 anni
  • Aldo Notarianni, 12 anni
  • Carmine Vincenzo Notarianni, 12 anni
  • Giovanni Notarianni, 12 anni
  • Luigi Notarianni, 12 anni
  • Pasquale Notarianni, 12 anni
  • Davide Orlando, 10 anni
  • Claudio Paola, 12 anni
  • Giovanni Pujia, 10 anni
  • Francesco Renda, 10 anni
  • Giovanni Roberto, 10 anni
  • Maikol Rotundo, 10 anni
  • Antonio Salatino, 10 anni
  • Domenico Sirianni, 12 anni
  • Antonio Stagno, 12 anni
  • Gino Strangis, 12 anni
  • Claudio Taverna, 10 anni
  • Alessandro Torcasio, 18 anni
  • Giuseppe Tropea, 10 anni
  • Franco Trovato, 10 anni
  • Alessandro Villella, 10 anni
  • Antonio Voci, 14 anni
  • Eric Voci, 8 anni e 8 mesi
  • Saverio Giampà, 12 anni

 

Nelle prossime udienze, a partire da settembre, si terranno invece le discussioni degli avvocati. Nel collegio difensivo, compaiono tra gli altri, gli avvocati Salvatore Cerra, Aldo Ferraro, Antonio Larussa, Leopoldo Marchese, Francesco Gambardella, Salvatore Staiano, Lucio Canzoniere, Giuseppe Spinelli, Gianluca Careri, Domenico Villella, Renzo Andricciola, Nicola Aloisio, Serenella Galeno, Pasquale Naccarato, Luca Cianferoni e Antonio Lomonaco.

Soltanto pochi imputati, Vincenzino Greco, Antonio Donato, Eugenio Monteleone, Gabriele Caruso e Antonio Ventura hanno chiesto di essere giudicati con rito ordinario, per loro il processo inizierà a novembre nel tribunale di Lamezia. In particolare, per conto di Ventura, difeso dall’avvocato Naccarato, era stato chiesto il giudizio abbreviato condizionato all’escussione dei collaboratori di giustizia Domenico e Pasquale Giampà, la richiesta era stata però rigettata mentre, nei giorni scorsi, sono stati poi prodotti i verbali di interrogatorio. Erjon Vuka ha, invece, scelto il patteggiamento. 

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