Lamezia, va ai domiciliari Guadagnuolo: era stato condannato a 18 anni per omicidio Angelo Pino

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Lamezia Terme - Dopo la condanna a 18 anni di reclusione, emessa nel maggio scorso, Giuseppe Guadagnuolo, 57 anni, va ai domiciliari. Difeso dall’avvocato Antonio Larussa, (per lui il Pm aveva invece chiesto l’ergastolo), è accusato dell'omicidio di Angelo Pino, l'ex agente di polizia penitenziaria ucciso a Lamezia Terme il 20 ottobre del 2019. Oggi, la Corte di Assise di Catanzaro, Alessandro Bravin (Presidente), ha quindi accolto l’istanza presentata dal legale Antonio Larussa in merito alla richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere, disponendone la revoca.

In considerazione "del tempo trascorso dalla commissione del fatto" e della "piena confessione del reato ascritto", la Corte ha sostituito la misura in carcere in atto con quella degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico di controllo, fuori dalla Calabria.

La vicenda

Accecato dalla gelosia, l’uomo non aveva accettato la fine del suo matrimonio. Un omicidio scoperto in tempi record in sinergia fra tutti gli apparati investigativi. A poche ore dall'uccisione di Angelo Pino, gli investigatori sono venuti a capo del presunto autore, Giuseppe Guadagnolo, ex marito della donna con cui Pino si frequentava, individuato grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali e l'analisi delle immagini di videosorveglianza e il ritrovamento di tracce biologiche e impronte.

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