Lamezia, violenze in asilo: insegnante 64enne risponde al gip e respinge ogni addebito

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Lamezia Terme - Si è presentato questa mattina davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia, l’insegnante di religione di 64 anni, P.P., arrestato da personale del Commissariato di Polizia di Stato di Lamezia che nei giorni scorsi ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere. L’uomo, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale su minori, assistito dai suoi legali, gli avvocati Francesco Gambardella e Ramona Gualtieri, ha risposto alle domande del giudice e ha respinto gli addebiti. Il 64enne, per come già disposto, resta in carcere. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura lametina ed emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme.

L’indagine era iniziata a seguito della denuncia di una madre che si era rivolta al Commissariato dopo aver ricevuto le confidenze della figlia di 5 anni la quale le avrebbe detto di essere costretta a subire i toccamenti dell’insegnante. Dichiarazioni che sarebbero state confermate anche da altre madri. Mediante l’installazione di un impianto di video sorveglianza all’interno della scuola, gli agenti del commissariato, guidati dal dirigente Alessandro Tocco, si è permesso di accertare la condotta dell’insegnante. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 64enne durante la lezione di religione, accarezzava morbosamente le bambine dando loro baci anche sulla bocca e sul collo. Il caso è accaduto in una scuola per l’infanzia di Gizzeria lido. Oggi, davanti al giudice, nel tribunale di Lamezia, l’uomo ha respinto gli addebiti.

R.V.

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