Mafia Capitale, assolti i due calabresi coinvolti nell’inchiesta

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Roma – Sono stati assolti i due imputati calabresi Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero nella maxi inchiesta Mafia Capitale, l'associazione che avrebbe condizionato la politica romana. I due calabresi, sono stati assolti dall’accusa di aver partecipato all’associazione ipotizzata dalla Procura di Roma, guidata da l'ex Nar Massimo Carminati e dal ras delle cooperative Salvatore Buzzi, la cui qualificazione mafiosa è stata esclusa dalla Decima Sezione Collegiale del Tribunale di Roma. I due, difesi dagli avvocati Davide Vigna e Roberta Giannini, Guido Contestabile e Alessandro De Federiicis, all’epoca dei fatti impiegati nelle cooperative sociali coinvolte nell’inchiesta con mansioni di operai, erano stati arrestati nella seconda ordinanza, emessa a seguito della prima tranche di arresti, con l’accusa di aver partecipato al reato associativo di stampo mafioso mediando presunti rapporti tra la compagine romana e le cosche di ndrangheta calabresi.
È stata disposta l’immediata liberazione dei due imputati, che hanno affrontato l’intero processo con rito ordinario in custodia cautelare carceraria e per i quali la Procura di Roma aveva chiesto la condanna ad anni 16 ciascuno. I due calabresi sono tra i tre assolti dei 46 imputati alla sbarra. L’altro è l'ex dg di Ama Giovanni Fiscon, per il quale erano stati chiesti 5 anni.

Il tribunale di Roma ha poi condannato Salvatore Buzzi a 19 anni di reclusione, 20 anni per Massimo Carminati, 11 per Luca Gramazio, ex capogruppo del Pdl in Comune. Cade l'accusa di associazione mafiosa a 19 imputati del processo a mafia capitale, tra cui i presunti capi Carminati e Buzzi. Per l'ex capo dell'assemblea Capitolina Mirko Coratti (Pd) la corte ha deciso una pena di 6 anni di reclusione. Luca Odevaine, ex responsabile del tavolo per i migranti, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi. Undici anni per il presunto braccio destro di Carminati, Ricardo Brugia, 10 per l'ex Ad di Ama Franco Panzironi. L'ex minisindaco del municipio di Ostia, commissariato per infiltrazione mafiose, Andrea Tassone è stato condannato a 5 anni. Rispetto alle richieste della Procura che aveva proposto per tutti gli imputati 5 secoli di carcere, i giudici della decima Corte presieduta da Rosanna Ianniello hanno inflitto oltre 250 anni di carcere, dimezzando di fatto le pene. 

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