Manomettevano bancomat, tre arresti nel reggino

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Lamezia Terme - Sono stati sorpresi mentre erano intenti a manomettere due sportelli bancomat a Bova Marina e a Condofuri. E' per questo motivo che i carabinieri di Melito Porto Salvo hanno arrestato, in fragranza di reato, 3 cittadini rumeni.

A finire in manette sono stati i tre pregiudicati, Claudio Viorel Costatin 20 anni, Adrian Puniva, 37 anni, e Vladut Constantin Guinie, 20 anni. I militari, già dallo scorso 2 ottobre erano sulle tracce di Costatin, quando, con le medesime modalità, aveva manomesso lo sportello del bancomat della filiale delle poste italiane di Bova Marina, riuscendo ad impossessarsi della somma di 200,00 euro.

In quell’occasione l’uomo, assieme ad altri due complici che facevano da “palo”, utilizzava la propria carta bancomat per prelevare poche decine di euro. All’atto dell’erogazione però, prima che lo sportello automatico andasse nuovamente in chiusura, il ragazzo è riuscito ad inserire uno speciale arnese, in gergo definito “forchetta”, all’interno del distributore di banconote, così bloccando lo sportellino. Quando l’utente successivo andava a prelevare, le sue banconote rimanevano bloccate all’interno del distributore e, di conseguenza, pensando che fosse terminato il contante, se ne andava. A questo punto Costantin, si riavvicinava allo sportello e, dopo aver estratto la “forchetta” precedentemente inserita, si impossessava delle banconote.

Per i tre, ieri, è invece andata male. Nel corso del servizio di pattuglia, i militari dell’Arma si sono accorti che lo sportello del bancomat della filiale delle Poste Italiane era rimasto aperto. Avendo notato due giovani rumeni non lontano dal bancomat, decidevano di sottoporli ad accurato controllo, sorprendendo uno di loro in un paio di forbici con la punta mozzata – probabilmente utilizzata per forzare gli sportelli automatici di erogazione delle banconote –  e di alcune banconote prelevate con analogo sistema da alcuni bancomat a Bova Marina e a Condofuri.

I tre, quindi, sono stati accompagnati presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Melito Porto Salo dove, una volta terminate le formalità di rito, venivano dichiarati in stato di arresto e posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in attesa di essere giudicati con rito direttissimo. 

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