Minacce di morte a sindaco di Cinquefrondi Michele Conia: "Continuerò a fare tutto come prima"

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Cinquefrondi (Reggio Calabria) - Minacce di morte a Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, centro della Piana di Gioia Tauro. Persone non identificate, dopo aver forzato una finestra, si sono introdotte in una casa di campagna di proprietà del padre del primo cittadino e, dopo avere danneggiato alcuni mobili, hanno tracciato sul muro esterno dell'abitazione alcune croci con a fianco le iniziali del sindaco. Conia ed il padre hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili delle minacce.

"Non è successo niente! Dopo una lunga notte passata a riflettere arrivo alla conclusione che non è successo niente. Non è successo niente perché tanto continuerò a fare tutto come prima, perché chi compie questi atti non può pensare di ottenere qualcosa nemmeno per un secondo, non è successo niente perché chi agisce di nascosto è il niente". Queste le parole del sindaco sulla sua pagina Facebook. "Non è successo niente perché ho sentito il calore e la vicinanza - afferma - di tanti amici veri, perché ho visto tante e tanti cittadini della mia comunità immediatamente e pubblicamente reagire così come anche tante associazioni, non è successo niente perché ho sentito e sento con me donne e uomini da tutte le parti d'Italia, non è successo niente perché anche i miei oppositori (Cascarano e Galimi) mi hanno subito fatto sentire la loro vicinanza, non è successo niente perché subito le forze dell'ordine mi hanno incoraggiato e sono stati vicini a me e alla mia famiglia, non è successo niente perché al mio fianco ho sorelle e fratelli veri ed oggi noi torneremo a camminare alla luce del sole e a testa alta mentre voi continuerete a nascondervi codardamente perché voi siete il niente".

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