'Ndrangheta: arrestato il boss latitante Carmelo Bruzzese

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Reggio Calabria - E' rientrato in Italia dal Canada ed è stato arrestato nell'aeroporto di Fiumicino il latitante Carmelo Bruzzese, ricercato dal 2010 perché coinvolto nell'inchiesta 'Il Crimine' della Dda di Reggio Calabria contro le cosche della 'ndrangheta. Bruzzese è rientrato dopo un provvedimento di espulsione emesso dalle autorità canadesi. Dalle indagini dei Carabinieri del Ros era emerso che Bruzzese era a capo della cosca di 'ndrangheta di Grotteria, nella fascia ionica reggina.

Le autorità canadesi hanno emesso il provvedimento di espulsione perché Bruzzese è ritenuto ad ambienti della criminalità organizzata. Il procedimento che ha portato all'espulsione, durato circa due anni, è stato reso possibile grazie alla stretta cooperazione instaurata tra l'Italia ed il Canada che ha consentito la testimonianza nel processo amministrativo, sotto la costante direzione della Dda di Reggio Calabria, degli investigatori dei Carabinieri del Ros che hanno permesso alle autorità canadesi di inquadrare la figura di Bruzzese. L'arrestato è indagato per il reato di associazione di tipo mafioso. Le indagini si inquadrano nell'ambito dell'inchiesta Acero che nei giorni scorsi ha portato all'esecuzione in diverse regioni italiane, nonché in Olanda, di circa 50 provvedimenti di fermo nei confronti di altrettanti indagati appartenenti alle cosche Aquino/Coluccio e Commisso/Crupi, egemoni nei comuni di Marina di Gioiosa Ionica e Siderno. L'espulsione di Bruzzese, secondo gli inquirenti, rappresenta un fondamentale punto di partenza nell'ambito dei rapporti con il Canada dove, ormai da oltre un ventennio, diverse famiglie italiane appartenenti alla criminalità organizzata hanno stabilito il centro dei propri interessi economici.

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