'Ndrangheta: boss ergastolano compatibile con carcere, arrestato

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Oppido Mamertina - E’ malato ma le sue condizioni sono compatibili con il carcere. E per questo motivo stamane i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato a Oppido Mamertina il boss ergastolano della 'ndrangheta Giuseppe Mazzagatti, di 83 anni. L'uomo fino ad oggi era detenuto ai domiciliari presso la sua abitazione. L'anno scorso davanti all'abitazione di Mazzagatti ci fu l'inchino della statua della Madonna durante la tradizionale processione.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dai giudici del Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria. Mazzagatti, condannato nel 2004 all'ergastolo per diversi reati tra cui associazione di tipo mafioso e omicidio, è ritenuto dagli inquirenti lo storico boss dell'omonima cosca e dal 2006 stava scontando la sua pena nella propria abitazione. L'anziano boss beneficiava della detenzione domiciliare in ragione delle sue condizioni sanitarie, apparentemente incompatibili con il regime carcerario. Il provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria deriva dall'istanza di revoca della detenzione domiciliare avanzata dalla Dda di Reggio Calabria a seguito degli elementi emersi durante le indagini dell'inchiesta 'Erinni' e dalle risultanze dei numerosi controlli effettuati dai carabinieri di Oppido Mamertina. Il tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria ha quindi disposto nuovi controlli medici a carico dell'ergastolano, da cui è emerso che le condizioni di Mazzagatti non sono incompatibili con il regime detentivo in un struttura carceraria assistita da idoneo centro clinico. Il boss è stato così condotto in un carcere del centro Italia.

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