'Ndrangheta: processo "Gringia", 14 condane in appello

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Vibo Valentia - La Corte d'assise d'appello di Catanzaro ha emesso 15 condanne nell'ambito del processo denominato "Gringia" relativo alla faida del vibonese tra il clan dei Patania e il gruppo dei Piscopisani che vedeva imputati i presunti esponenti della consorteria di Stefanaconi. Due le pene riformate, quelle nei confronti di Mauro Uras, condannato all'ergastolo in primo grado con rito abbreviato e che ha avuto 20 anni, e del collaboratore di giustizia Vasvi Beluli, ex killer del clan (14 anni inflitti dal gup e 13 in appello), mentre per il resto è stato confermato il verdetto emesso dal gup distrettuale Abigail Mellace il 17 marzo del 2014. Le condanne inflitte sono: 30 anni a Sebastiano Malavenda; 20 anni ciascuno ad Andrea Nicola Patania e Francesco Alessandria; 14 a Nicola Figliuzzi; 8 anni e 4 mesi a Giovanni Battista Bartolotta, di 57 anni, Salvatore Lopreiato e Rosalino Pititto; 4 anni e 8 mesi a Damiano Caglioti e ad Antonio Caglioti; 3 anni e 4 mesi a Caterina Caglioti. Nel processo figuravano altri due pentiti, tutti condannati: Daniele Bono a 6 anni, l'altro killer Arbem Ibrahimi a 9 anni e 4 mesi. Il dibattimento di primo grado aveva visto quale unico assolto - nei cui confronti non è stato proposto appello - Giovanni Battista Bartalotta, di 36 anni.

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