'Ndrangheta: sequestro beni per 80 milioni euro a imprenditore cosca Mancuso

dia-Catanzaro-confisca1.jpg

Catanzaro - È in corso, dalle prime ore di questa mattina, una vasta operazione della Dia di Catanzaro finalizzata al sequestro di beni, per un valore di 80 milioni di euro, riconducibili all'imprenditore Antonino Castagna, di 65 anni, ritenuto organico alla cosca Mancuso della 'ndrangheta. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, su proposta del Direttore della Dia, sulla base di complessi accertamenti patrimoniali. I dettagli dell'operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo nella sede della Sezione operativa Dia di Catanzaro, che ha eseguito gli accertamenti che hanno portato al sequestro, alla presenza del Procuratore distrettuale aggiunto, Vincenzo Luberto, del Capo del Centro operativo Dia di Reggio Calabria, Gaetano Scillia, e del Capo della Sezione operativa di Catanzaro, Antonio Turi.

Luberto, sottrarre denaro a cosche

"Dobbiamo sottrarre alle cosche la loro disponibilità economica. Non si può non doppiare le misure cautelari con la privazione dei beni". A dirlo è stato il procuratore aggiunto di Catanzaro Vincenzo Luberto insieme al capo centro della Dia di Reggio Calabria Gaetano Scillia, al responsabile del centro Dia di Catanzaro Antonio Turi ed al ten. col. Michele Conte per illustrare l'operazione che ha portato al sequestro di beni per 80 milioni di euro all'imprenditore Antonio Castagna. Luberto ha espresso la "massima soddisfazione" per la decisione del Tribunale di Vibo Valentia e per "i risultati ottenuti dalla Dia in forte sinergia con la Dda che fornisce la prova dell'intraneità di Castagna con la cosca dei Mancuso". "I numeri - ha sostenuto Scillia - testimoniano l'impegno della Dia in Calabria per l'aggressione ai patrimoni. In 17 mesi è stato di 750 milioni il valore di beni sequestrati o confiscati. Numeri importanti per le risorse di cui disponiamo. nel caso specifico siamo partiti dall'analisi dei dati raccolti nell'operazione Dinasty sulla cosca Mancuso sino al 2003 e abbiamo continuato con gli indizi raccolti in Black money". L'operazione di oggi, è stato il commento di Turi, conferma "la linea della Dia di individuazione dei patrimoni illeciti come obiettivo strategico. Da qui una serie di investigazioni che hanno permesso di attingere elementi per giungere al sequestro. Castagna è diventato un importante imprenditore cresciuto all'ombra dei Mancuso. Tra i beni che gli abbiamo sequestrato ci sono anche auto di lusso, tra le quali una Ferrari, e due imbarcazioni di altura". Conte, infine, ha evidenziato come "spesso sia difficile individuare le vittime dai carnefici. Le aziende di Castagna operano nel settore metallurgico e forniscono materiale per oleodotti".

© RIPRODUZIONE RISERVATA