'Ndrangheta: tentata estorsione a macellaio, un fermo nel cosentino

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Rende (Cosenza) - Un uomo, Antonino Provenzano, di 31 anni, è stato fermato a Rende dai carabinieri di Cosenza per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un macellaio. Insieme a Provenzano sono indagati Mario Gatto e Renato Mazzulla, già detenuti. Il fermo è stato disposto dal pm della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni. Provenzano, insieme a Mario Gatto, ritenuto vicino alla cosca di 'ndrangheta dei 'Lanzino-Ruà', avrebbe incaricato Mazzulla per la richiesta estorsiva.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno accertato che la vittima della tentata estorsione ha ricevuto la visita di uno degli indagati il quale ha avanzato la richiesta estorsiva affermando di essere stato "mandato" per il "regalo" che deve essere pagato "sia a ferragosto che a Natale". La richiesta di denaro, inoltre, è stata avanzata nonostante le difficoltà economiche del macellaio. Il fermo di Provenziano rappresenta l'ennesimo risultato ottenuto dal Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Cosenza e dal Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Rende, nell'ambito di una attività investigativa finalizzata a verificare le dinamiche dei soggetti contigui alla cosca della 'ndrangheta dei Lanzino-Ruà. L'attività investigativa, svolta con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha portato all'arresto, negli ultimi mesi, di tutti gli esponenti della cosca dediti alle estorsioni.

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