Operazione “Nuove Leve” della cosca Giampà, al via processo

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Catanzaro - È iniziato questa mattina, nel tribunale di Catanzaro, il processo “Nuove Leve”. In manette, nel corso dell’operazione eseguita della Polizia lo scorso 24 febbraio, era finita la nuova generazione che avrebbe rimpiazzato i detenuti, le 'nuove leve' della cosca Giampà. Giovani che si sarebbero adoperati per continuare nell’esercizio delle attività estorsive sul territorio per conto dei capi cosca sottoposti a regime detentivo. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono ritenuti colpevoli, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso e di numerose estorsioni ai danni di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, nonché di atti intimidatori consistiti nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e di danneggiamenti con l'utilizzo di ordigni esplosivi.

L’udienza odierna è stata subito rinviata, a causa della mancata traduzione di alcuni imputati detenuti, al 15 dicembre quando si procederà con la scelta dei riti (abbreviato o ordinario). I diciotto imputati per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio sono: Vincenzo Giampà, 49 anni, detto il “Camacio”; Vincenzo Bonaddio, 58 anni, detto “ca-ca”; Eugenio Giampà, 28 anni; Roberto Castaldo, 27 anni; Gregorio Scalise, 25 anni; Giuseppe Paone, 23 anni; Pasquale Mercuri, 28 anni, Francesca Allegro, 32 anni; Francesco Renda, 33 anni; Michele Muraca, 53 anni; Maria Muraca, 28 anni; Claudio Paola, 31 anni, detto “Trachino”; Francesco Morello, 32 anni; Marco Francesco De Vito, 43 anni; Luigi Notarianni, 25 anni; Danilo Cappello, 28 anni, detto “Kirbi”; Andrea Mancuso, 25 anni; Vincenzo Vigliaturo, 26 anni.

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