Omicidio Ciriaco, pm chiede 10 anni per collaboratore Michienzi

 

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Catanzaro - É arrivata oggi la richiesta di condanna, a dieci anni di carcere, da parte del pm Elio Romano, per Francesco Michienzi, collaboratore di giustizia, accusato di aver partecipato all'omicidio dell'avvocato Torquato Ciriaco. Un fatto di sangue avvenuto il 1 marzo 2002, quando l'avvocato fu ucciso nei pressi dello svincolo dei “Due Mari” in un agguato. A dodici anni dal delitto, nel gennaio del 2014, la Dda di Catanzaro chiuse le indagini per altre tre persone accusate dell’omicidio: Tommaso Anello, Vincenzino e Giuseppe Fruci, per i quali é stata chiesta la condanna all'ergastolo e la sentenza dovrebbe essere a fine settembre.

Fu proprio Michienzi a raccontare agli inquirenti tutti i particolari sul delitto e fu possibile, con tutti i tasselli, ricostruire movente e modalità dell'omicidio. Proprio il collaboratore di giustizia era stato incaricato dalla cosca Anello di individuare le abitudini della vittima e aveva svolto una serie di appostamenti nei pressi dell'abitazione e del luogo di lavoro dell'avvocato Ciriaco. Le dichiarazioni rese agli inquirenti hanno trovato una serie di riscontri nelle indagini svolte dalla Dda che  é riuscita a ricostruire, oltre alla dinamica ed al movente del delitto, anche la pianificazione dell'omicidio, la distribuzione dei singoli ruoli e le fasi relative alla eliminazione delle tracce. Oggi il collaboratore ha deciso di fare alcune dichiarazioni spontanee in aula, davanti al giudice, chiarendo la sua posizione. L'udienza é stata rimandata a settembre per la discussione del difensore ed eventuale sentenza. 

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