Omicidio Ventura: Cannizzaro non risponde davanti al Gip

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Lamezia Terme - Nella Casa Circondariale di Tolmezzo, in provincia di Udine, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia per Domenico Antonio Cannizzaro ritenuto il mandante dell’omicidio di Gennaro Ventura. Il 50enne, difeso dall’avvocato Lucio Canzoniere, attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip di Udine.

Cannizzaro, esponente di spicco dell’omonima cosca Cannizzaro-Daponte, già detenuto per altra causa, è stato arrestato lo scorso 23 giugno a seguito di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, dalla squadra mobile, per l’omicidio di Gennaro Ventura, avvenuto nel dicembre del 1996. La vittima, che al momento del delitto svolgeva l’attività di fotografo a Lamezia Terme, è stato attirato in una trappola omicida con la scusa di un appuntamento di lavoro, da Gennaro Pulice, ora collaboratore di giustizia. Il cadavere, i cui resti sono stati ritrovati nel 2008, fu occultato in una vasca sotterranea all’interno di un casolare agricolo abbandonato. Cannizzaro è ritenuto il presunto mandante dell’omicidio di Ventura dal momento che, durante gli anni di servizio come carabiniere alla Stazione di Tivoli, aveva identificato Raffaele Rao, parente di Cannizzaro, in quanto ritenuto uno dei responsabili di una rapina di droga.

 

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