Operazione Andromeda 2: irreperibile Vincenzo Torcasio, l’autore della discussa pagina facebook

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Lamezia Terme – “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. Si apre con le prime righe dell’articolo 21 della Costituzione Italiana la pagina Facebook “Onore è dignità”. Titolare dell’account che, aperto nel 2013 conta oggi poco più di 19 mila like, è Vincenzo Torcasio alias “Giappone” condannato a 30 anni di reclusione lo scorso 14 febbraio nel processo “Andromeda” con rito abbreviato. Citando l’art.21 Torcasio risponde, a suo modo, alle polemiche scaturite a seguito della sentenza e a chi incitava alla chiusura della pagina.

Torcasio, 39 anni, è rimasto coinvolto nell’operazione “Andromeda” scattata il 14 maggio 2015 quando, la Polizia di Stato coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, lo ha arrestato insieme ad oltre 40 persone con l’accusa di far parte delle consorterie Iannazzo e Cannizzaro – Daponte, attive sul territorio di Lamezia con il pieno controllo sulla zona di Sambiase, Sant’Eufemia, San Pietro Lametino, e tutta la zona industriale dell’Ex Sir, la zona dell’aeroporto, Gizzeria, Falerna e Nocera. Il 39enne lametino è ritenuto, in particolare, complice nell’omicidio di Antonio Torcasio avvenuto nel maggio del 2003 davanti al commissariato in via Perugini a Lamezia mentre la vittima si recava negli uffici di Polizia. Questa mattina però, “U Giappone”, destinatario del provvedimento restrittivo chiamato “Andromeda 2”, insieme ad altre 13 persone, si è reso irreperibile. Sulla pagina, apparentemente a lui riconducibile, vengono lamentate presunte deviazioni e malfunzionamenti della giustizia e del sistema carcerario. Quotidianamente sulla pagina vengono così condivisi post a firma di Vincenzo Torcasio, in uno di questi scriveva: “Chiedo e pretendo processi giusti! Non indiziari e no libero convincimento dei Giudici! Chiedo rispetto per i diritti dei carcerati! La dignità è ogni detenuto. E sono contro la Tortura del 41bis!” mentre l’ultimo post, risale a ieri sera “Pace, amore e serenità a tutti… dolce notte… alias 'Giappone'”. Proprio la sera della sentenza, in occasione di San Valentino, invece, con un post dal suo profilo personale, Torcasio scriveva a corredo di una foto che lo ritrae con la moglie: “Noi non ci disperiamo festeggiamo lo stesso San Valentino a base di pesce...”, 369 like per lui.

“Che fine farà la pagina 'Onore è Dignità'?” A evidenziare per primo la questione dopo la sentenza, il testimone di giustizia Rocco Mangiardi che, dalla sua pagina Fb, si è chiesto se “si procederà ad oscurarla considerati anche i contenuti della stessa?”. Successivamente anche l’onorevole Costantino Fittante è intervenuto sulla questione sollevata da Mangiardi: “E’ preoccupante leggere i contenuti dei post di Vincenzo Torcasio, detto Giappone, pubblicati nella sua pagina Facebook e ancor di più scoprire quanti sono le persone che esprimono condivisione e sostegno per le cose che scrive” dichiara. La vicenda è balzata anche sulle pagine della cronaca nazionale, destando curiosità e stupore tra i cybernauti che non erano a conoscenza dell’esistenza della pagina e delle vicende giudiziarie in cui è implicato Torcasio. Intanto il 39enne non si è fatto trovare stamattina dalla Polizia e, per ora, risulta irreperibile ma in tanti si chiedono che cosa verrà deciso sulla sua pagina “fan” che continua a raccogliere consensi da un lato e sdegno dall’altro.

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